In Australia si piantano gli alberi con i droni
La startup australiana AirSeed Technologies ha come obiettivo il ripristino delle foreste compromesse grazie a un sistema aereo di distribuzione dei semi
100 milioni di alberi da piantare entro il 2024. Come? Grazie a uno “stormo” di droni guidati dall’intelligenza artificiale. È quello che succederà in Australia, dove la startup AirSeed Technologies ha sviluppato una tecnologia per affrontare la crisi climatica e le sue conseguenze.
Effetti che nel Paese sono stati particolarmente duri negli ultimi anni. Basti pensare ai grandi incendi del 2019-2020 che hanno ridotto in cenere quasi 20 milioni di ettari, rilasciando nell’atmosfera milioni e milioni di tonnellate di anidride carbonica. Per questo la startup, che da anni lotta contro la deforestazione, ha schierato in campo un esercito di droni capaci di lasciar cadere sul terreno 40mila semi al giorno, con una velocità 25 volte maggiore rispetto alle tecniche tradizionali.
La prima fase del lavoro è una mappatura aerea del territorio per individuare i punti migliori in cui rilasciare i semi, scelti appositamente per essere compatibili con l’habitat. I semi a loro volta sono protetti da un rivestimento fatto con rifiuti vegetali e ricco di carbonio che li protegge da insetti, uccelli e altri animali. Piccole sfere “sparate” dal drone e conficcate nel terreno, un sistema che supporta il seme anche nella crescita. Questo grazie a nutrienti, minerali e probiotici aggiunti alle sfere in grado di aumentare il tasso di germinazione dell’80%. Le coordinate delle nuove piantine sono poi registrate dai droni e dall’intelligenza artificiale che li controlla, in modo da poter controllare il loro stato. Così si potranno ripristinare più facilmente gli habitat più compromessi.
Per il momento sono stati piantati già 50mila semi, ma se il sistema sarà efficace sicuramente saranno molti di più. Una soluzione a basso costo e a basso impatto ambientale per dare nuova vita alle foreste locali.
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