Il parco eolico di Taranto è il primo offshore del Mediterraneo. Per costruirlo ci sono voluti 14 anni di lungaggini burocratiche e di resistenze da parte dell’associazione di ecologisti che si opponevano alla presenza a 100 metri dalla costa e a 7 chilometri dalla città. L’impianto, che è stato chiamato Beleolico ed è costituito da dieci pale, ha una potenza complessiva di 30 megawatt ed è in grado di produrre fino a 58mila megawattora all’anno, pari al fabbisogno annuo di energia elettrica per circa 60mila persone.
Nell’arco dei 25 anni di vita prevista, in termini ambientali consentirà un risparmio di circa 730 mila tonnellate di anidride carbonica. Chi osteggia la realizzazione d'impianti di questo tipo sottolinea che possono produrre solo energia intermittente e che non sono in grado di raggiungere picchi necessari per alcune tipologie di produzione industriale. Chi è favore sostiene che possano, comunque, dare una grossa mano per il fabbisogno energetico italiano.