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Dl Ucraina bis, nuova stretta sul bonus casa: certificazione obbligatoria oltre i 516mila euro | Allarme delle pmi

Confartigianato e Cna: "Questa norma esclude l'80% delle imprese dalla riqualificazione edilizia con l'ennesima barriera burocratica"

Arriva una nuova stretta sui bonus edilizi, prevista da un emendamento al dl Ucraina bis, e le piccole e medie imprese insorgono: "Troppe barriere burocratiche". Il provvedimento prevede che, dal primo luglio 2023, per beneficiare dei bonus per lavori sopra i 516milla euro, ci si dovrà rivolgere a imprese con la certificazione SOA, finora necessaria alle aziende per partecipare ad appalti pubblici. L'emendamento è stato approvato dalle commissioni Industria e Finanze del Senato. 

Protestano Confartigianato e Cna - "Il Parlamento si assume la grave responsabilità di escludere circa l'80% di micro e piccole imprese dal mercato della riqualificazione edilizia introducendo nuove e incomprensibili barriere burocratiche". Lo dicono Confartigianato e Cna protestando contro una norma che rischia di penalizzare pesantemente la categoria. 

Le scadenze - L'obbligo di richiedere la SOA scatterà dal primo gennaio: da quella data le imprese dovranno dimostrare di aver fatto almeno richiesta agli enti certificatori. Dal primo luglio dovranno invece aver ottenuto la certificazione per lavorare. 

Gli addetti ai lavori: "Barriera burocratica" - "Ancora una barriera burocratica nella travagliata storia degli ecobonus", fanno notare le due associazioni di categoria, spiegando di aver lavorato nel fine settimana per convincere i parlamentari sulla "inopportunità" della norma. "Pur nella riformulazione del provvedimento che ne attenua l'impatto - spiegano le organizzazioni -, quanto approvato costituisce un principio inaccettabile, che esclude di fatto dai lavori di riqualificazione le imprese che non lavorano per gli appalti pubblici ed estende al settore privato un sistema pensato per i lavori pubblici, che nulla ha a che fare con la qualificazione delle imprese". 

"Nessuna utilità nel contrasto alle frodi" - Confartigianato e Cna sottolineano poi come "anche nel pubblico le SOA non abbiano dimostrato particolare efficacia e non abbiano alcuna utilità nel contrasto alle frodi". L'unico effetto della norma sarà "l'ennesimo rallentamento dell'esecuzione dei lavori e l'apertura di un business rilevante per le società che rilasciano attestazioni SOA". 

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