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Il magnate russo passato dalla parte degli ucraini: "Putin un criminale, niente può giustificare la morte"

 Igor Volobuev a "Zona Bianca": "Oligarchi morti? Scenari troppo simili"

Cinquant'anni, origini ucraine ma gli ultimi 32 vissuti in Russia, dove ha lavorato ai vertici di Gazprom e Gazprom Bank, Igor Volobuev è tornato in Ucraina, dove si è arruolato nelle forze di difesa territoriale. “Quale obiettivo può giustificare la distruzione delle città, la morte di decine di migliaia di persone? - il magnate russo a "Zona BIanca" punta il dito sul presidente russo - Putin odia gli ucraini, è pronto a distruggerli, ma è anche il presidente della Russia e sta distruggendo anche il suo popolo. Putin è un criminale, che va processato".

Il racconto del suo ritorno in Ucraina - "Il 24 febbraio scorso il mio telefono è esploso, in Ucraina vivono mio padre e molti amici che mi hanno telefonato e mi hanno detto: 'Ti devi vergognare, perché non stai facendo nulla? Qui ci stanno uccidendo'. Mio padre si è dovuto nascondere in un seminterrato di un palazzo di cinque piani al freddo e ci è dovuto rimanere per un mese, poi è potuto partire per l’Europa. Il 24 febbraio ho deciso che non potevo più rimanere in Russia e che dovevo tornare nella mia patria. Sono partito da solo e nessuna sapeva per dove".

Igor Volobuev ha perso il suo lavoro di manager, ma ad altri suoi colleghi è andata molto peggio. "Non sembrano suicidi, la sceneggiatura è troppo simile. La firma è troppo simile. - il magnate commenta così i suicidi di molti manager russi - Per me qualsiasi informazione che arriva da fonti ufficiale russe è una bugia, se non viene dimostrato al contrario”. E poi precisa: "Non c’è libertà, tutte le aziende che si trovano in Russia sono in realtà controllate da Putin. Gazprom è uno strumento nelle mani del Cremlino. È un’opportunità per influenzare i Paesi europea".

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