In occasione del 9 maggio

Putin: "Vittoria sarà nostra, batteremo la feccia nazista" | Zelensky: "È la Russia ad averne replicato le atrocità"

Il presidente russo si rivolge alla nazione per il Giorno della Vittoria, quello ucraino ribalta le accuse: "Il nostro 'mai più' è durato 77 anni"

© Ansa

"È un dovere comune prevenire la rinascita del nazismo che ha portato tante sofferenze a persone di diversi Paesi". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un messaggio rivolto agli altri Paesi della Federazione russa alla vigilia del 9 Maggio, festa nazionale per la vittoria in Europa dell'Unione Sovietica sul nazismo. "La vittoria sarà nostra, batteremo la feccia nazista", ha aggiunto riguardo alla crisi ucraina. "È necessario preservare e trasmettere ai posteri la verità sugli anni della guerra", ha aggiunto. Zelensky ha risposto a distanza.

Sempre domenica 8 maggio è il Giorno della Memoria per i Paesi ex sovietici, che ricordano le vittime del nazifascismo un giorno prima rispetto alla Russia per questioni di fuso orario, dato che la resa della Germania fu firmata a Berlino nella tarda serata dell'8 maggio 1945. Per celebrarlo, è stato pubblicato sui social il videomessaggio del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che ribalta l'accusa di Putin e paragona l'invasione russa al regime nazista: "In Ucraina è stata organizzata una sanguinosa ricostruzione del nazismo. Una ripetizione fanatica di questo regime: delle sue idee, azioni, parole e simboli. Una riproduzione dettagliata, maniacale, delle sue atrocità e un 'alibi' che presumibilmente dà uno scopo sacro malvagio".

Il video di Zelensky, in bianco e nero, riprende le immagini degli orrori nazisti e li sovrappone alle immagini di oggi: "Durante i due anni di occupazione - dice Zelensky - i nazisti vi uccisero 10.000 civili. In due mesi di occupazione, la Russia ha ucciso 20.000 persone. Ogni anno l'8 maggio, con tutto il mondo civilizzato, onoriamo ogni persona morta per difendere il pianeta dal nazismo nella Seconda guerra mondiale: diciamo 'mai più!', ma non avevamo idea che la nostra generazione sarebbe stata testimone della profanazione di quelle parole che, si è rivelato, non per tutti sono la verità. Il 24 febbraio la parola 'mai' è stata cancellata".

"Tutti - prosegue Zelensky nel video di 10 minuti pubblicato sui profili social ufficiali del governo ucraino - sentono di nuovo il male. Il nostro 'mai più' è durato 77 anni, ma ora il male è tornato. Può essere la primavera in bianco e nero? Può essere eterno febbraio? Sfortunatamente la risposta è sì".

Putin ha poi inviato dei "telegrammi di congratulazioni" ai leader delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk: "I nostri militari, proprio come i loro antenati, stanno combattendo insieme per liberare il loro suolo dalla feccia nazista". Lo scrive il Cremlino sul suo sito, sottolineando che il leader russo ha inoltre espresso la certezza che "la vittoria sarà nostra, proprio come nel 1945".

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