Ucraina, Conte: "La corsa al riarmo è una follia, sorpreso che Draghi non venga in Aula" | E lancia un ultimatum su ecologia e Superbonus
"Siamo isolati in Parlamento, ma la stragrande maggioranza dei cittadini vuole la pace e sentir parlare di negoziato. Continueremo a batterci", ha aggiunto
"La corsa al riarmo è una follia in generale. Non è così che si risolve questo conflitto". Così Giuseppe Conte parlando della situazione internazionale e del conflitto in Ucraina. "Mi sono meravigliato che non ci sia stata la possibilità per il premier di parlare in Parlamento prima del viaggio negli Usa. Il Parlamento si può riunire anche nel fine settimana", ha quindi aggiunto il leader M5s, commentando il mancato passaggio alle Camere di Draghi per spiegare la posizione italiana rispetto al conflitto in Ucraina.
"M5s trattati da molestatori" - Conte ha poi detto che su alcuni giornali "c'è la descrizione di un M5s isolato perché ha posto delle questioni e nessuno lo ha seguito. C'è da parte di fior di commentatori un 'compiacimento' a descrivere così il Movimento. Conte, quindi, si è rivolto agli iscritti: "È davvero assurdo ciò che diciamo? Stiamo disturbando? Addirittura dobbiamo essere trattati come molestatori? Mi sembra che abbiamo una posizione di grande responsabilità: l'Italia non è nelle condizioni di affrontare un riarmo, non abbiamo le risorse finanziarie ma nemmeno la vocazione" e "questo lo abbiamo detto da subito".
"Sul conflitto noi siamo stati chiari: ferma condanna della Russia". Quando è scoppiata la guerra, "sono stato il leader che si è mosso per primo, ho chiamato tutti i miei colleghi - da Letta a Meloni - perché fossimo tutti uniti in questa reazione. Era importante dare pieno mandato a Draghi. Sono però passati 70 giorni di guerra, di carneficina" e "non abbiamo nessuna prospettiva di negoziato in corso efficace", ha spiegato il leader del M5s.
"Sconfiggere la Russia è un obiettivo pericoloso" - "Se l'obiettivo - ha avvertito Conte - è sconfiggere la Russia, se qualcuno all'interno del fronte occidentale vuole questo, dobbiamo essere consapevoli che è pericoloso" e "rischia di trascinarci in un conflitto planetario in cui nessuno si salverà". Ancora: "Oggi l'accusa è che il M5s e Conte sarebbero anti atlantisti. Perché scrivere stupidaggini per denigrare una chiara e limpida posizione? Mai messa in discussione l'alleanza atlantica", il tema è "la postura al suo interno, che qualifica l'Italia: va a rimorchio o è partner e può dare un contributo?".
"Isolati in Parlamento ma non tra cittadini, ci batteremo" - "Siamo isolati in Parlamento, ma la stragrande maggioranza dei cittadini vuole la pace e sentir parlare di negoziato. Il negoziato non si può fare se concentriamo gli sforzi per un'escalation militare. Noi ci continueremo a battere in Parlamento, ho chiesto che il premier Draghi venisse in Parlamento. Sono rimasto sorpreso: nessun'altra forza politica si è associata alla nostra richiesta" formalizzata dai parlamentari M5S. "Anche alcune forze che a parole vogliono la pace non si sono associate alla richiesta", ha aggiunto.
"Dl aiuti, c'è stato ricatto" - Nel "nostro Dna c'è la transizione ecologica" e "quando questo governo" è "nato, abbiamo chiesto ai nostri iscritti 'volete appoggiarlo sul presupposto di continuare" la "transizione". "Non è possibile che ci venga chiesto di firmare una cambiale in bianco" laddove "il sindaco di Roma ha già preannunciato un termovalorizzatore. Non abbiamo potuto firmare quel decreto (il dl aiuti, ndr) con grande sofferenza, si è consumato un ricatto", ha sottolineato Conte puntando il dito contro "l'ambientalismo della domenica".
"Superbonus, è transizione ecologica: condizione per governo" - "Nella questione della transizione ecologica rientra anche la questione del Superbonus. In questi giorni ha fatto scalpore la posizione del presidente Draghi che al Parlamento Ue ha criticato il Superbonus", "è stata una cosa che ci ha sorpreso molto", "deprezzare una misura che ci ha fatto ricevere il plauso della presidente von der Leyen. Noi non possiamo venir meno ai nostri valori, noi sosteniamo lealmente governo", ha dichiarato Conte. Ma "non siamo al governo per ambizioni personali", "noi saremo a governo solo a queste condizioni", ha aggiunto.
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