CONTROCORRENTE

Cina in lockdown, italiano a Shanghai: “Non sappiamo quando ne usciremo, siamo prigionieri in casa”

A “Controcorrente” il racconto dei nostri connazionali chiusi in case sigillate dall’esterno

La Cina cerca di contenere la diffusione del Covid con test di massa e isolamento forzato. Lockdown totali o parziali coinvolgono oltre 350 milioni di persone in 46 città, ma i casi di Covid continuano ad aumentare. Anche molti italiani sono in quarantena. “Il delivery non funziona, il cibo non arriva nelle case - racconta Cris Busetti - si compra al doppio o il triplo del prezzo normale, ci sono alcune persone che hanno scelto di vivere per strada per fare i corrieri".

Shanghai è una città blindata - Le porte dei condomini sono sigillate dall’esterno, i tamponi di controllo vengono effettuati due volte al giorno. Gli animali domestici vengono sottratti ai proprietari, chiusi in reti, uccisi o lasciati morire di stenti. 

I positivi, anche se asintomatici, vengono prelevati con la forza e portati nei centri Covid. “Ho vissuto in un centro Covid per sei giorni, - racconta Alessandro Pavanello - ero a stretto contratto con altre centinaia di persone in un ambiente molto rumoroso, con scarsa igiene e con luci accese 24 ore su 24".