Crollo del mercato auto italiano ad aprile e la cosa era prevedibile. Sono state infatti vendute 97.339 autovetture, il 33% in meno (cioè 48.000 unità) rispetto ad aprile 2021. Nei primi 4 mesi dellʼanno le immatricolazioni sono state 435.647, vale a dire il 26,5% in meno rispetto allo scorso anno, con circa 160.000 vendite in meno.
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“La lunga attesa degli incentivi sta logorando il mercato”, ha affermato Michele Crisci, numero uno di Volvo Car Italia e riconfermato da poco al vertice dell’Unrae (lʼUnione delle Case estere in Italia), al terzo mandato e che resterà in carica per il triennio 2022/2025. Gli incentivi allʼacquisto di nuove auto, varati dal governo soltanto ad aprile, hanno ritardato le decisioni di acquisto degli italiani. Inoltre l’Unrae ha più volte ribadito che le nuove agevolazioni non rilanceranno il mercato come sperato, perché esclude le aziende (si salvano solo quelle del settore car sharing) e le persone giuridiche in genere.
Quanto alla tipologia di auto vendute nel primo quadrimestre dellʼanno, spicca la frenata delle elettriche (BEV) e ibride elettriche (PHEV): le prime si attestano al 3,1% di quota mercato, le seconde al 5,6%. Crollano però benzina e diesel, rispettivamente al 27% e 21% di quota, mentre il gpl si difende con un 8,6% di quota ma travolge il metano, sceso sotto lʼ1% anche per lʼesclusione di questo carburante dal taglio delle accise nel primo Decreto energia, un vulnus oggi però risolto.
La stima di auto vendute alla fine del 2022 è di 1,4 milioni, ben al di sotto delle aspettative. “Nei prossimi anni – ha sottolineato Michele Crisci ‒ tutto il comparto dovrà lavorare per fare in modo che i fondi stanziati dal PNRR, dal Decreto Energia e dalla riforma fiscale siano impiegati in modo altamente produttivo per tutti gli operatori della filiera”.