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Conte: "Draghi riferisca in Parlamento prima di andare a Washington e Kiev"

"No a ricatti sulle armi. Il premier spieghi se l'Italia va verso i falchi o verso le colombe". E sull'inceneritore a Roma: "Al sindaco è stata data una cambiale in bianco: questa non è transizione ecologica"

Giuseppe Conte torna a chiedere che il premier Draghi riferisca in Parlamento sulla posizione dell'Italia sul conflitto in Ucraina. "In che Paese viviamo? Vi pare una notizia il fatto di chiedere che un presidente del Consiglio vada in Parlamento prima di viaggi importanti come quelli in programma a Washington o a Kiev?", ha domandato il leader del M5s.
 

"Draghi spieghi la posizione dell'Italia" - Il leader dei pentastellati ha chiarito quindi, intervenendo su La7, che "i parlamentari formalizzeranno la richiesta che Draghi venga a Montecitorio. Siamo in una democrazia parlamentare, due mesi di coinvolgimento indiretto nel conflitto, che ci riguarda, è in Europa. E' giusto che il premier e il suo ministro della Difesa vengano in Parlamento. Mi sembra scontato. Draghi spieghi se l'Italia va nella direzione dei falchi o in quella delle colombe".


"No a ricatti sulle armi" - Ha chiarito poi la sua posizione sulle armi spiegando: "Non siamo contro il 2%, ma ricorderete che a un certo  punto si è detto che dobbiamo arrivare entro il 2024 alla soglia del 2%, poi abbiamo scoperto che due terzi dei Paesi Nato non rispetta questa regola. Quello è un tendenziale. Ma il fatto di dire che l'Italia perde di credibilità è un ricatto. L'Italia deve essere in trincea e in prima fila per la transizione energetica, non nella corsa al riarmo". 


"Non conosco Orsini" - Gli è poi stata fatta una domanda sul professore universitario Alessandro Orsini in merito alle sue controverse dichiarazioni sulla guerra e il presidente ha replicato: "Non conosco le sue posizioni, non ho possibilità di seguirlo. Non ho mai parlato con lui, non l'ho mai incontrato. Candidarlo? Non ne abbiamo mai parlato, non c'è mai stato alcun fiato in questa direzione". 


"L'inceneritore non è transizione ecologica" - Riguardo alla transizione ecologica promessa dal governo, Conte è tornato sul tema inceneritore lasciando il convegno sulle comunità energetiche rinnovabili e ha detto: "Al sindaco di Roma è stata data una cambiale in bianco per realizzare un inceneritore: quella non è transizione ecologica e io vorrei ricordare che il M5s sostiene questo governo per realizzare la transizione ecologica. Ha anche chiesto un ministero su questo". 

Decreto aiuti, "costretti a non votarlo" - E ancora sulla decisione di non votare il decreto aiuti: "Ci siamo trovati un'autostrada per gli inceneritori. Abbiamo cercato di far togliere quella norma non in linea con la normativa europea", che segna "un ritorno al passato mentre noi dobbiamo accelerare la strada verso il futuro. La politica ha la responsabilità di favorire una politica di sistema. Abbiamo tecnologie e strumenti. Siamo quindi stati costretti a non votarlo, con grande delusione". 

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