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Asilo lager, altre due denunce

Altre due famiglie hanno presentato denuncia ai carabinieri contro l'asilo, sotto sequestro, ''Il Paese delle Meraviglie'' di Pinerolo. Sei famiglie si erano rivolte venerdì alle forze dell'ordine, anche loro per presunti episodi di maltrattamenti nei confronti dei bambini. Al momento sono indagate tre maestre della struttura.

Con quelle presentate sabato salgono a 14 le denunce per presunti maltrattamenti nei confronti dei bambini ospiti dell'asilo. Al momento del sequestro della struttura, c'erano quattro denunce nel fascicolo d'inchiesta; altre otto si erano aggiunte venerdì. La vicenda ha diviso non solo le famiglie, ma l'intero paese in innocentisti e colpevolisti. Un gruppo di genitori ha organizzato un presidio davanti alla struttura posto sotto sequestro per esprimere solidarietà alle tre maestre indagate.

"A una bimba dati più di dieci morsi"
Una delle bimbe ospitate dall'asilo nido di Pinerolo presentava "non una, ma più di dieci morsicature": lo fa presente lo studio legale Parlani & Associati, che tutela la famiglia della bambina, sottolineando che le lesioni non possono essere state provocate in una sola occasione. "Dove erano gli addetti alla sorveglianza dei bambini?". "Alcune erano particolarmente profonde, e lasciavano evidenti segni di escoriazione così come descritto nel referto medico e come si vede nelle fotografie scattate dal personale del pronto soccorso". ''In quanto tempo - dice Saluzzo - è ragionevole pensare che una bimba possa dare oltre dieci morsi? E in quel tempo, presumibilmente non breve, dove erano gli addetti alla sorveglianza?''.

Maestre disperate, non escono di casa
Hanno paura, non escono e sono disperate: è cosè che le tre maestre dell'asilo di Pinerolo stanno vivendo la vicenda che ha portato al sequestro dell'asilo nido "Paese delle meraviglie". Stefania Di Maria, Francesca Panfili e Elisa Griotti, indagate dalla Procura della Repubblica di Pinerolo per concorso continuato, hanno ricevuto molte minacce, comprese alcune di morte giunte via mail, e "naturalmente - ha detto il loro legale, l'avv. Mirella Bertolino - hanno paura".

Proprio per il clima che si è creato dopo il sequestro dell'asilo nido le tre maestre hanno deciso di non uscire dalle case dove hanno sempre vissuto. "Sono disperate - ha raccontato l'avv. Bertolino - per questa tegola che è caduta sulla loro testa, sconvolgendo la loro vita sia sul piano personale, sia su quello professionale. Le tre maestre - ha ribadito il legale - disconoscono tutto quello che è stato raccontato sull'asilo da loro gestito e stanno cercando di razionalizzare l'intera vicenda. Stiamo analizzando e valutando le iniziative più adeguate da mettere in campo", ha concluso l'avv. Bertolino.

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