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Gratta e vinci rubato a Napoli, il tabaccaio va a processo: "È capace di intendere e di volere"

Lo ha stabilito una nuova consulenza psichiatrica firmata dal perito nominato dal giudice per l'udienza preliminare 

Può stare a giudizio Gaetano Scutellaro, il tabaccaio 57enne accusato di avere sottratto un biglietto "gratta e vinci" vincente (da 500miila euro) a una anziana donna in una tabaccheria di via Materdei, a Napoli. Una prima perizia aveva definito l'uomo, che si era poi dato alla fuga, incapace di intendere e volere e quindi non processabile. Ma la determinazione del giudice per l'udienza preliminare, che ha richiesto una nuova valutazione psichiatrica, ha portato a conclusioni opposte, basate su quanto fatto e detto da Scutellaro subito dopo lo scippo del tagliando. 

Il fatto è avvenuto il 3 settembre 2021. Una donna di 77 anni, originaria di Materdei, acquistò il Gratta e vinci vincente presso la tabaccheria gestita dalla famiglia di Scutellaro, ma quando si recò alla ricevitoria per una conferma, l'uomo si infilò il biglietto (da 500mila euro) in tasca e fuggì a bordo di uno scooter. Ricercato per diverse ore, Scutellaro venne fermato all'aeroporto di Fiumicino; pronto a partire per Fuerteventura, e dove si era recato dopo aver depositato il biglietto trafugato in un istituto di credito. Scutellaro respinse, inizialmente, tutte le accuse, sostenendo di essere vittima di calunnia. I primi accertamenti dei carabinieri, però, fecero emergere altro: il biglietto apparteneva alla 77enne. 

"Non vi sono evidenze cliniche e documentali per ammettere che, al momento dei fatti, versasse in una condizione psicopatologica tale da determinare uno stato di mente rilevante in senso forense - si legge nella perizia, 17 pagine, firmate dal professor Alfonso Tramontano - Per la piena consapevolezza della vicenda processuale in essere e la disponibilità di risorse cognitive indenni, è capace di stare in giudizio". A giorni inizierà il processo con rito abbreviato. 

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