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Chiese invano l'eutanasia, morta

Dopo un anno di coma per una emorragia cerebrale è morta in Olanda nei giorni scorsi la donna veneta di 57 anni, Anna Busato, per la quale il marito, Martien Van den Burgt, aveva chiesto invano in Italia la "dolce morte", disposta dalla stessa donna nel testamento. Anna Busato - riferiscono alcuni quotidiani - è spirata il 14 ottobre in una casa di cura per malati gravi. Morte naturale, ha riferito il marito, per le conseguenze di una polmonite.

"Sono rimasto con lei fino al 14 ottobre, quando è morta, poi abbiamo celebrato il funerale con parenti e amici, ed è stata cremata" ha spiegato Van den Burgt, ora rientrato a Gardigiano di Scorzé (Venezia), dove la coppia era vissuta negli ultimi tempi, dopo anni di residenza in Olanda. Le ceneri di Anna Busato saranno tumulate nel cimitero di Scorzé, con una cerimonia che dovrebbe essere celebrata dal parroco.

Cattolico come la moglie, Van den Burgt, 62 anni, aveva sempre sostenuto che nel testamento la donna chiedeva di essere sottoposta ad eutanasia in un caso come questo. Ma, di fronte al rifiuto delle'autorità sanitarie italiane a praticarla, a marzo aveva deciso di portare la moglie, che aveva doppia nazionalità, nel suo Paese d'origine, in Olanda, dove la "dolce morte" è consentita.

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