Le compagnie energetiche che ottemperano all diktat di Mosca di aprire un secondo conto in rubli con Gazprombank commettono una violazione delle sanzioni contro la Russia. Il monito arriva da funzionari dell'Unione Europea, secondo i quali "se le aziende pagano in euro, non violano le sanzioni". Ma l'Ue non può accettare che "le aziende siano obbligate ad aprire un secondo conto" e che il pagamento sia considerato "completato soltanto quando viene convertito in rubli". Intanto, però, secondo Bloomberg 4 acquirenti europei di gas hanno già pagato le consegne di gas in rubli.
Secondo l'agenzia, che cita una fonte anonima vicina al colosso russo del gas Gazprom, dieci società europee (che non vengono nominate) hanno inoltre aperto con Gazprombank i conti necessari per soddisfare le richieste di pagamento del presidente Vladimir Putin.
Il gruppo russo Gazprom ha annunciato mercoledì di aver sospeso tutte le consegne di gas in Bulgaria e Polonia, sostenendo che i due Paesi membri dell'Unione europea non avevano effettuato alcun pagamento in rubli.