La Commissione Ue ribadisce che il processo ai danni di Aung San Suu Kyi è "motivato politicamente". Bruxelles rinnova poi "l'appello urgente per il rilascio immediato e incondizionato di tutti i prigionieri politici e di tutti quelli detenuti arbitrariamente dopo il colpo di stato del 1° febbraio 2021". La sentenza rappresenta "un altro passo verso lo smantellamento dello stato di diritto e un'ulteriore palese violazione dei diritti umani in Myanmar (Birmania) e un altro grande passo indietro per la democrazia".