62esimo giorno di guerra

Ucraina, attacco al ministero della Sicurezza in Transnistria |  Kiev colpisce un deposito di carburante in Russia

Due episodi fanno largo al timore che la guerra stia uscendo dai confini ucraini: l'esplosione nella città di Bryansk, e l'assalto a Tiraspol, nella regione separatista filorussa della Moldavia orientale

© Ansa

Due episodi, nello stesso giorno, fanno largo al timore che la guerra stia uscendo dai confini dell'Ucraina: l'esplosione dei depositi di carburante in Russia e l'attacco a Tiraspol nei pressi dell'edificio del ministero della Sicurezza di Stato della Transnistria, regione separatista filorussa della Moldavia orientale. Nel primo (in ordine cronologico) sono stati fatti saltare in aria attorno alle 2 della scorsa notte due depositi (uno civile e uno militare, a poca distanza uno dall'altro) nella città di Bryansk, a 105 chilometri in linea d'aria al confine ucraino. 

Quello civile è a servizio del cosiddetto ''Oleodotto dell'Amicizia", che trasporta il greggio russo in Ucraina, Polonia, Ungheria e Germania. I depositi hanno continuato a bruciare per oltre dieci ore. Due le ipotesi: o un gruppo di sabotatori ucraini o un attacco con droni armati di fabbricazione turca ma in dotazione agli ucraini. Sarebbe almeno il quinto attacco sul suolo russo dal 31 marzo ad oggi. 

Il secondo attacco è avvenuto attorno alle 17 a Tiraspol, la capitale della autoproclamata repubblica filorussa della Transnistria, dove dalla seconda metà anni '90 si trova un piccolo distaccamento (originariamente 2.400, ora 1.500 uomini) di forze russe. Almeno tre uomini hanno attaccato il ministero della sicurezza di Tiraspol. Gli uffici erano deserti per la festività, quindi ci sono state vittime, ma le finestre delle case vicine sono state danneggiate così come quelle dell'edificio. 

Un attacco ad opera dei russi, secondo molti analisti della Moldavia, per incolpare l'Ucraina e creare le precondizioni per un intervento. "Perché attaccare un edificio che sarebbe stato ovviamente vuoto il lunedì di Pasqua? - si chiede ad esempio Valeriu Pasha di WatchdogMd -  Ovviamente per non fare vittime, ma creare il caso. Una provocazione a basso prezzo". 

Del resto pochi giorni fa il generale Rustam Minnekayev, capo del distretto militare centrale russo, aveva dichiarato che il controllo "sull'Ucraina meridionale darà un altro punto di accesso alla Transnistria, dove pure sono stati osservati casi di oppressione della popolazione di lingua russa". E non è una novità che l'appetito di Mosca, come annunciato più volte da Zelensky e dai suoi consiglieri - sarebbe stato l'accesso alla Transnistria, dove Mosca dice che i russi sono oppressi.

Al momento le truppe di Mosca dovrebbero prima conquistare Mikolayev, ma a Mikolayev sono stati già affrontate e sconfitte dagli ucraini e, ad oggi, si trovano a 210 chilometri in linea d'aria dalla Transnistria. Lontanissime.