"Sono stato da più parti chiamato ad intervenire sulle candidature alle elezioni siciliane. Mi sembra che la cosa fondamentale sia essere uniti, perché uniti si vince, divisi si perde". Lo ha detto Silvio Berlusconi, leader di Fi, in merito alla spaccatura in Sicilia sulle prossime elezioni a Palermo. Invito immediatamente accolto da Fratelli d'Italia che ha infatti sospeso l'annuncio sul proprio candidato per la guida del comune di Palermo.
"Credo quindi - ha aggiunto Berlusconi - che ci debba essere al più presto un incontro tra noi, Fratelli d'Italia, la Lega e le altre forze politiche del centrodestra per individuare e decidere delle candidature condivise".
La Russa: "Sospendiamo annunci, attendiamo vertice" - "Dopo la inascoltata proposta di FdI a Forza Italia di rinviare ogni annuncio della candidatura Cascio a Palermo decisa senza alcun coinvolgimento nostro, il presidente Berlusconi ha chiamato Giorgia Meloni per prospettare una conference call di vertice con anche Matteo Salvini". Lo dichiara Ignazio La Russa, senatore di Fratelli d'Italia. Il partito guidato da Giorgia Meloni ha quindi "rinviato di qualche ora il previsto annuncio di convergere su altre candidature, che siamo pronti a discutere solo nel caso in cui la coalizione dimostrasse di mettere al primo posto la sua unita' rispetto agli egoismi, lavorando su un quadro complessivo che punti alla vittoria del centrodestra e non agli egoismi di partito", ha aggiunto La Russa.
"Per noi, nello specifico, non vi è ragione di discutere la ricandidatura di Nello Musumeci, presidente della Regione uscente apprezzato dai siciliani per la sua concretezza e la sua onestà. Ancora una volta dimostriamo di essere i più convinti sostenitori del centrodestra unito, ma ribadiamo la nostra indisponibilità ad accettare diktat incomprensibili e strategie che abbiano come conseguenza la vittoria delle sinistre", ha concluso La Russa.
La candidatura di Cascio e le tensioni nella coalizione - In mattinata lo stesso La Russa aveva fatto un appello "alle forze del centrodestra perché non procedano all'ufficializzazione di Cascio a Palermo per consentire una comune valutazione su Messina, Palermo e sulla presidenza della Regione". "Dispiace per l'amico Ignazio, ma La Russa se ne deve fare una ragione, il candidato è Cascio", gli aveva risposto Miccichè davanti allo stato maggiore di Lega e Forza Italia.
Ma il braccio di ferro tra le seconde linee dei partiti di Centrodestra finisce con l'entrata in campo di Silvio Berlusconi per trovare la quadra. La giornata di Francesco Cascio, l'ex presidente dell'Assemblea regionale siciliana "cacciato in malo modo dalla politica sei anni fa" come lui stesso ha sottolineato e ritornato per guidare il centrodestra al ritorno in municipio dopo dieci anni di Leoluca Orlando. Politicamente travolto da indagini giudiziarie che in dieci anni hanno portato a due assoluzioni nel merito, Cascio si è goduto il ritorno senza macchie in politica come la più dolce delle rivincite. "Ho aspettato dieci anni la sentenza di venerdì, ero sicuro di essere innocente, i reati erano prescritti da due anni, ma ho voluto il giudizio nel merito".