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Marcegaglia: "Pazienza sta finendo"

"Il governo deve andare avanti, ma sappia che tutto il mondo delle imprese e i cittadini stanno esaurendo la pazienza". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. "Bisogna fare subito - ha aggiunto - senza tentennamenti. Il governo ascolti l'Italia fatta di tanta gente che con grande senso di responsabilità fra mille problemi continua a fare il proprio mestiere con determinazione".

La Marcegaglia ha poi sollecitato un "patto sociale per le riforme", condividendo con imprese e sindacati un'agenda per contribuire a dare al Paese quelle risposte che servono per uscire dalla crisi con forza e con obiettivo di aumentare l'occupazione. "Bisogna unirsi e lavorare insieme in una logica di riforme", ha detto. "Questo è l'obiettivo fondamentale. Ecco perché ho invitato il 4 ottobre imprese e sindacati per condividere un'agenda di riforme".

Marcegaglia ha indicato alcuni temi sui quali concentrarsi: ricerca, scuola, merito, burocrazia ed energia. "Dobbiamo essere tutti uniti per fare le cose - ha concluso - non vogliamo più aspettare, bisogna lavorare con serietà".

In 16 anni persi 540mld di Pil rispetto a Ue
"Se consideriamo il valore iniziale del Pil italiano nel 1994 - spiega la Marcegaglia - e quello finale del 2008 antecrisi il nostro tasso annuo medio di crescita è stato dell'1,35%. Tra il 1980 e il 1994, anni non esaltanti - ha detto -  il tasso medio era dell'1,97%. Mentre l'Italia cresceva in media 1,3%, la zona Euro cresceva del 50% in più. Se l'Italia avesse registrato una crescita come quella dell'Eurozona negli ultimi 16 anni ogni italiano sarebbe stato a fine 2008 più ricco di 1.700 euro a testa in quel solo anno".

"Se fossimo cresciuti seguendo la media del G7 - continua - gli italiani sarebbero stati più ricchi di 2.100 euro. Crescendo meno degli altri abbiamo perso in 16 anni la bellezza di 540 miliardi di euro di Pil sull'Euroarea, 720 miliardi rispetto al G7. Signori lo voglio ripetere - ha concluso il leader di Confindustria - cumulativamente si tratta di 9mila euro in meno per ogni italiano relativamente ai paesi dell'euro e di ben 12mila rispetto a quelli del G7".

Bossi: "Parole facili ma da noi fatti"
Non sì è fatta attendere la replica di Umberto Bossi, segretario della Lega Nord e ministro delle Riforme,alle parole del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. "E' facile parlare in questo che è un Paese dove molti parlano e pochi sanno cosa fare: questo governo ha dimostrato di saper fare ed è quindi già qualcosa in mezzo a tanti parlatori". Marcegaglia si era rivolta al governo perché continui e non esaurisca la pazienza dei cittadini.

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