UN ANELLO DI 27 KM

Ginevra, dopo tre anni riacceso al Cern il più grande acceleratore di particelle del mondo

Dopo una pausa tecnica durata oltre tre anni, il macchinario è di nuovo attivo e due fasci di protoni hanno ripreso a circolare nell'anello di 27 chilometri

Riaccende i "motori" al Cern il più grande acceleratore di particelle del mondo, l'Lhc (Large Hadron Collider). Lo rende noto il Cern di Ginevra. Dopo una pausa tecnica durata oltre tre anni, durante la quale la macchina è stata potenziata, l'acceleratore è di nuovo attivo e due fasci di protoni hanno ripreso a circolare nell'anello di 27 chilometri. Comincia adesso un periodo di rodaggio che potrebbe protrarsi fino a giugno-luglio, quando l'Lhc sarà pronto a produrre nuovi dati.

Alle 12:16 spaccate, i due fasci di protoni hanno percorso, all'energia d'iniezione di 450 miliardi di elettronvolt (450 GeV), in direzioni opposte, un primo intero giro dell'anello dell'acceleratore.

Il meglio deve ancora venire - Nel corso dei tre anni di pausa, sono stati condotti grandi esperimenti dislocati nei punti di collisione dei fasci di protoni. Bisognerà attendere ancora perché abbia inizio il vero e proprio programma di fisica, il Run3, che dovrebbe iniziare a luglio. Prima è infatti necessario effettuare il collaudo della macchina e aumentare l'intensità dei fasci e la loro energia, fino a raggiungere l'energia di regime di 13,6 trilioni di elettronvolt (13,6 TeV). Un'energia ancora più elevata rispetto a quella raggiunta nel Run2.

La fisica delle particelle - "Con il Run 3 si apre un quadriennio che si annuncia eccitante per la fisica delle particelle", commenta Roberto Tenchini, presidente della Commissione Scientifica Nazionale di fisica delle particelle dell'INFN. "Lhc dovrebbe rendere assai più solidi i dati sulle anomalie osservate nei decadimenti del "quark b" durante il Run2, escludendole o confermandole definitivamente. Inoltre gli studi sulle proprietà del bosone di Higgs, scoperto dieci anni fa proprio a all'Lhc, potranno essere effettuati con statistica assai più alta, estendendo contemporaneamente il territorio esplorato alla ricerca di nuovi fenomeni", conclude Tenchini.

Un esperimento da record - Con il Run3 verranno raccolti dati a partire dalle collisioni non solo a un'energia record, ma anche in quantità senza precedenti. Gli esperimenti ATLAS e CMS raccoglieranno piu' dati di quelli raccolti nei primi due Run messi assieme, mentre i dati raccolti da LHCb, che ha subito un completo rinnovamento durante il LS2, dovrebbero aumentare di un fattore almeno tre. ALICE, che è un rivelatore specializzato nello studio delle collisioni tra ioni pesanti, può aspettarsi inoltre un aumento da quattro a cinque volte del numero totale di collisioni di ioni, grazie al recente completamento di un importante aggiornamento.

Caccia al bosone di Higgs - Il numero senza precedenti di collisioni consentirà alle collaborazioni internazionali di ricercatori del Cern, e di istituti e laboratori di tutto il mondo, di studiare il bosone di Higgs in grande dettaglio e di sottoporre il Modello Standard della fisica delle particelle e le sue varie estensioni a ulteriori prove.

Roba da Big Bang - Con il Run3 sono in arrivo anche due nuovi esperimenti, FASER e SND@LHC, progettati per cercare la fisica oltre il Modello Standard. Si tratta di collisioni speciali protone-elio, per misurare la frequenza con cui vengono prodotte le controparti di antimateria dei protoni in queste collisioni, e di collisioni che coinvolgono ioni ossigeno che miglioreranno la conoscenza della fisica dei raggi cosmici e del plasma di quark e gluoni, uno stato della materia che esisteva poco dopo il Big Bang.

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