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Ucraina, Cingolani: "A breve embargo al gas russo, è una questione etica" 

Secondo il ministro della Transizione ecologica, "entro il secondo semestre dell'anno prossimo potremo cominciare ad avere una quasi totale indipendenza"

Ansa

"Secondo me a breve dovremmo interrompere, per una questione anche etica, la fornitura di gas dalla Russia. Con l'energia diamo quasi un miliardo di euro al giorno a Mosca, stiamo indirettamente finanziando la guerra". Lo afferma il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, in un'intervista sul quotidiano La Stampa, precisando comunque che, "entro il secondo semestre dell'anno prossimo, potremo cominciare veramente ad avere una quasi totale indipendenza".

Il piano - "Prevediamo di arrivare a circa due terzi di quello che ci serve già nelle prossime settimane", aggiunge. La strategia è quella di sostituire i 29 miliardi di metri cubi di gas russo "con altrettanto gas che però deve essere prodotto da Paesi che si trovano in continenti diversi". Ma "rispetto a tutti gli altri Paesi europei - prosegue - noi abbiamo il vantaggio di avere cinque gasdotti che ci collegano a nord, a sud e a est. Ovviamente, stiamo potenziando le rotte da sud e da est".

Ucraina, partita nelle campagne la stagione della semina nonostante i bombardamenti | La Fao: "Non c'è tempo da perdere"

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Nelle campagne di tutta l'Ucraina è iniziato il periodo della semina, nonostante i bombardamenti. "Il ministro delle Politiche agrarie e dell'alimentazione ha riferito che la semina è partita e continua in tutte le regioni del nostro Paese, comprese Luhansk e Donetsk", ha affermato il presidente Zelensky in un video-messaggio. Il Consiglio dei ministri ucraino - riporta Ukrinform - ha fornito agli agricoltori un finanziamento preferenziale di 3,5 miliardi di grivne (circa 11 milioni di euro). Ma per la Fao bisogna fare di più e non c'è tempo da perdere: servono subito circa 115,4 milioni di dollari per prevenire un ulteriore deterioramento della situazione dell'insicurezza alimentare e l'aggravarsi dell'interruzione delle catene di approvvigionamento alimentare in Ucraina. "E' urgente - è l'appello della Fao - sostenere gli agricoltori ucraini nella semina di ortaggi e patate durante questa stagione primaverile e gli agricoltori dovrebbero essere autorizzati e sostenuti per andare nei loro campi e salvare il raccolto di grano invernale". Così l'ente ha più che raddoppiato la sua richiesta iniziale di 50 milioni di dollari per sostenere 376.660 famiglie di agricoltori di piccole e medie dimensioni o quasi un milione di persone fino a dicembre 2022. "La nostra preoccupazione immediata è sostenere la stagione di semina primaverile in corso e prevenire l'interruzione del raccolto, che in genere avviene tra giugno e luglio, e potrebbe minacciare gravemente la sicurezza alimentare nel Paese. L'agricoltura dipende dalle stagioni. Non c'è tempo da perdere per prepararsi alla prossima stagione autunnale", ha detto Rein Paulsen, direttore Fao per le Emergenze e la Resilienza.

Aumento capacità di rigassificazione - Altro punto del piano è quello di "aumentare la capacità di rigassificazione". Oltre ai tre impianti presenti in Italia, "ne aggiungeremo un paio che saranno galleggianti, perché non devono rimanere per sempre", precisa il ministro. Nel frattempo "continuiamo ad accelerare sulle rinnovabili e sulle altre fonti". Cingolani è convinto che, se la guerra non durerà troppo, riusciremo "a liberarci della dipendenza dall'importazione russa e mantenere la road map del 55% della decarbonizzazione prevista per il 2030".

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Il Pnrr - Infine il ministro si concentra sul Pnrr. "Credo che non sia questo il momento di riscrivere il piano", afferma, ammettendo però dei "problemi di continuità, perché il Pnrr noi lo inizieremo ma qualcuno lo dovrà continuare, quindi speriamo che venga data continuità di azione".

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