Kiev amareggiata per lo stop tedesco all'invio di armi, Berlino all'Ucraina: "Continueremo a supportarvi"
Il ministro tedesco degli Esteri: "Non abbiamo nulla a disposizione da consegnare rapidamente". L'ambasciatore tedesco in Italia: "Impossibile uscire dalla dipendenza dalla Russia dall'oggi al domani"
Rimane teso il rapporto tra Ucraina e Germania dopo che le dichiarazioni del cancelliere Olaf Scholz, secondo cui le capacità di export delle forze armate tedesche sono esaurite. Quelle parole hanno suscitato a Kiev "delusione e amarezza" nonostante l'indicazione di una volontà da parte di Berlino di supporto sul fronte finanziario. E a rinfocolare la tensione le parole dell'ambasciatore tedesco in Italia: "Dannoso rinunciare oggi al gas russo".
L'ambasciatore ucraino: la Germania poteva darci di più - L'ambasciatore ucraino in Germania, Andrij Melnyk, non ha usato mezzi termini per commentare il discorso del cancelliere: a Kiev arriveranno nuovi finanziamenti per gli armamenti ma non altre armi. Secondo Melnyk infatti l'esercito della Germania potrebbe fornire a Kiev una parte non utilizzata dei suoi 400 veicoli combattimento fanteria Marder, degli 800 veicoli da trasporto truppe Fuchs e dei circa 120 obici PzH 2000. Gli ha risposto il numero due della Bundeswehr, dicendo che tutte le armi a disposizione della Germania servono al Paese per garantire la sua difesa nel quadro Nato.
Berlino: nulla a disposizione da consegnare rapidamente - Berlino, ha chiarito la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, ha scelto di non rendere pubblico l'elenco di tutte le armi che invia a Kiev, aggiungendo che aiuterà l'Ucraina anche formando i soldati per l'utilizzo delle armi inviate. "Abbiamo mandato missili anticarro, gli Stingers e altro di cui non abbiamo parlato pubblicamente", ha spiegato la ministra. Ha poi aggiunto che la consegna di veicoli blindati "non è un tabù, anche se a volte suona così nel dibattito tedesco, ma è vero che a breve termine non abbiamo nulla a disposizione che possiamo davvero consegnare rapidamente".
Le condizioni dell'esercito tedesco - D'altra parte, le forze armate tedesche sono in pessime condizioni: la spesa militare ai minimi (l'1,2% del Pil) ha pesantemente penalizzato Aeronautica, Marina ed esercito: per un'esercitazione Nato a settembre in Norveglia i soldati non avevano pistole e fucili a sufficienza, tanto che furono costretti a usare manici di scopa. La Marina dispone di sole 65 navi contro le 180 di Francia e Italia e le 100 di Spagna e Grecia, mentre tra gli aerei da combattimento ci sono forti problemi legati alla manutenzione. Sono lontani i tempi in cui l'esercito tedesco era un modello per tutto il mondo.
Gas russo e dipendenza - Ma, oltre a frenare sul discorso armi, la Germania fa un passo indietro anche sul fronte sanzioni. "Non possiamo uscire da questa relativa dipendenza dal gas russo dall'oggi al domani - ha detto in un Forum Ansa l'ambasciatore tedesco in Italia Viktor Elbling -, sia la Germania che l'Italia: sarebbe molto dannoso, ma sono sicuro che già quest'anno faremo un passo importante per ridurre sensibilmente questa dipendenza, e nei prossimi anni vogliamo ridurre questa dipendenza a zero. L'Italia è posizionata bene nella diversificazione energetica, ha rigassificatori già sul posto. Noi ci stiamo lavorando, molto avverrà nei prossimi anni".
Pieno sostegno a Kiev viene espresso sulle trattative per chiudere il conflitto. "Siamo di fronte a un'invasione di un Paese sovrano, vittima di un'invasione - ha sottolineato ancora Elbling - e quindi è l'Ucraina che deve decidere quali siano le condizioni per dire che questa guerra è finita, non possiamo essere noi. L'Ucraina ha il diritto di difendersi e noi la stiamo sostenendo".
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