Nella base militare di Camp Adazi, in Lettonia, sono ospitati i soldati delle forze Nato di 9 paesi. Nel presidio a poco più di 200 chilometri dalla Russia, ci sono anche 130 mezzi e 240 uomini dell'esercito italiano: "Questa è una misura di rassicurazione messa in campo dalla Nato dal 2016 e a cui l'Italia ha aderito da subito - spiega all'inviata di "Fuori dal Coro" il tenente colonnello dell'esercito, Claudio Blardone - noi lavoriamo costantemente con gli altri partner schierati all'interno della base e passiamo le nostre giornate addestrandoci".
A questa missione l'Italia partecipa con uomini, mezzi e armi, ma i nostri militari saranno chiamati a prendere parte anche nell'ampliamento del fronte Est. Ai quattro "battle group" presenti in Estonia, Lituania e Polonia e Lettonia se ne aggiungeranno altri in Bulgaria, Romania, Slovacchia e Ungheria. Andrea Gilli, ricercatore della Nato Defense College spiega che: "Sta avvenendo un rafforzamento del fianco est per segnalare alla Russia come l'Alleanza si appronta a un eventuale allargamento del conflitto e rispondere nel caso in cui la Russia per errore dovesse decidere di colpire uno degli Stati membri".