Gli ultimi due anni trascorsi nell'incubo della pandemia da Covid-19 hanno insegnato che sebbene i genitori cerchino di tenere i propri figli fuori di casa, con il timore che giocare ai videogiochi tutto il giorno impedisca loro di incontrare nuove persone fuori, il mondo videoludico abbia dimostrato spesso l'esatto contrario. Ora un sondaggio americano conferma che un videogiocatore ha la possibilità in media di fare amicizia con cinque persone dedicandosi a videogiochi online.
Lo studio ha rivelato dunque che giocare ai videogiochi può costituire un valido aiuto nella formazione delle amicizie nella vita reale. Nel sondaggio condotto su un campione di 2mila adulti, il giocatore medio si è affezionato tanto ai suoi amici virtuali che ne inviterebbe quattro al suo matrimonio. Dall'inizio della pandemia, il 39% delle persone ha osservato una crescita della propria lista di amici.
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Più della metà dei giocatori (46%) crede che sia fondamentale che i propri partner giochino ai videogiochi, il che è comprensibile visto che il 43% dei giocatori è uscito con qualcuno che ha conosciuto online. Il 64% degli intervistati ha rivelato di tenervi particolarmente perché giocare permette loro di interagire con gli altri facendoli sentire meno soli.
Il sondaggio, ha inoltre svelato che i videogiochi hanno aiutato sei persone su dieci a conoscere meglio il mondo reale. Tre giocatori su quattro hanno infatti condotto ricerche relative a temi di attualità dopo aver giocato. Il campione ha usato film (73%), spettacoli televisivi (68%) e musica (66%) per integrare la propria conoscenza globale oltre ai giochi online.
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Si è anche scoperto che i contenuti d'intrattenimento hanno aumentato le connessioni degli intervistati con le loro passioni del mondo reale. Per molti, questo significa giocare a generi che riflettono i propri interessi, come i giochi di corse (12%), sportivi (9%) e i sim-life (9%). Inoltre, più di sei intervistati su dieci (62%) hanno sottolineato come i videogame li abbiano ispirati a perseguire nuovi obiettivi nella loro vita.
Lo studio ha fatto emergere anche una certo contrasto sul fatto che i giochi debbano essere realistici o basati sulla fantasia. Un terzo dei giocatori (35%) preferisce i giochi che ritraggono accuratamente il mondo reale, mentre il 17% sceglie impostazioni più fantasiose e irrealistiche. Tuttavia, quasi quattro persone su dieci (39%) preferiscono un mix dei due tipi, con il 36% che preferisce una trama basata sul realismo e il 22% un'estetica non realistica.
"Tutti hanno il diritto di giocare ai videogiochi", ha dichiarato Artur Plociennik, direttore editoriale regionale del gioco free-to-play World of Warships, che ha commissionato il sondaggio. "Indipendentemente dai propri interessi, tutti possono scoprire un gioco che risuoni con le proprie passioni, appassionarsi e allo stesso tempo di partecipare a una fiorente comunità".