Cinque bambini ucraini sono rimasti uccisi da mine e trappole lasciate dai soldati russi nella città di Trostianets, nella regione di Sumy, a Nord-Est del Paese. A denunciarlo gli amministratori locali che riferiscono anche di alcuni feriti. Il capo dell'amministrazione militare regionale di Sumy, Dmytro Zhyvytskyi, aveva già dichiarato in precedenza che nella regione vengono trovate centinaia di mine al giorno.
"Cinque bambini sono già stati uccisi da mine e diverse trappole. Sono stati segnalati anche dei feriti. Ci sono molti ordigni di questo tipo", ha detto il sindaco di Trostianets, Yurii Bova, in un commento a Channel 24, citato da un corrispondente di Ukrinform.
Kiev aveva già messo in guardia i civili sulla presenza di trappole esplosive piazzate dai russi nelle città liberate prima della ritirata. Il consiglio era quello di non rientrare nelle proprie case prima che il lavoro di bonifica degli artificieri ucraini non fosse terminato. "I russi hanno lasciato trappole micidiali in tutti i posti dove hanno trascorso la notte, anche nelle lavatrici delle case abbandonate in fretta e in furia" era stata la denuncia del ministero degli Interni ucraino. L'allerta è massima.
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