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"Incenerire cani contro randagismo"

Per risolvere l'emergenza randagismo a Olbia, un consigliere regionale della Sardegna, Gianfranco Bardanzellu (Pdl) ha proposto di incenerire i cani abbandonati. La notizia, pubblicata dal quotidiano L'Unione Sarda, ha subito suscitato grande clamore e polemiche. "Davanti a un'emergenza bisogna avere il coraggio di misure forti e anche impopolari", ha spiegato il politico.

"Per affrontare il randagismo in attesa di migliorare le strutture di accoglienza, educare alla sterilizzazione e punire chi abbandona gli animali, sarebbe opportuno incenerire i cani abbandonati'', ha aggiunto. A Olbia i cani randagi sono circa 700. Nell'unico canile della città, situato vicino all'aeroporto, negli ultimi mesi sono stati portati 104 cani. 

Sabato il sottosegretario Francesca Martini, con delega alla medicina veterinaria, è intervenuta sulla vicenda: ''Sono profondamente indignata per una proposta così incivile e ricordo al consigliere Bardanzellu che nel nostro Paese l' uccisione degli animali d'affezione è un reato sanzionato penalmente. Le leggi dello Stato di tutela dei cani puniscono chi li abbandona, maltratta e uccide".

"Ritengo indispensabile ribadire che il dovere dei rappresentanti delle Istituzioni, come dello stesso Bardanzellu, è quello di far rispettare le norme vigenti e non istigare a commettere reati, dimostrando una totale ignoranza delle leggi di cui dovrebbe essere garante. Il grave problema del randagismo - ha concluso Martini - non si puo' risolvere attraverso incivili mattanze di cani''.

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