dramma a Nole

Torino, 16enne muore schiacciato da un muletto | Altre quattro morti sul lavoro in poche ore

Lo Spresal e il magistrato di turno, che coordina le indagini dei carabinieri a Nole, concordano nel qualificare l'evento come "incidente domestico"

Spostava della legna alla guida di un muletto che si è ribaltato schiacciandolo. E' morto così Luca B., diciassette anni il prossimo giugno. Si è trattato di "incidente domestico", e non sul lavoro come sembrava in un primo momento, come ha accertato il magistrato di turno, intervenuto a Nole, nel Torinese. Secondo quanto riferito dai genitori, il giovane stava spostando la legna per la famiglia, proprietaria del muletto e del capannone, all'interno della quale c'è una azienda di pallet. L'allarme in via Cravanera è scattato intorno alle 18. Sul posto, con i militari dell'Arma e lo Spresal, sono intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del 118, ma per il ragazzo non c'era più niente da fare.

La dinamica dell'incidente - Quello che in un primo momento era sembrato un incidente sul lavoro, l'ennesimo delle ultime ore, si è rivelato in realtà ben altro. La vittima era ai comandi del muletto, con cui stava percorrendo la discesa che porta all'ingresso del capannone. Nei pressi di un cancello, ha svoltato per entrare nel cortile ma il muletto, forse toccando con le pale la strada, si è ribaltato, lo ha sbalzato dalla cabina e, adagiandosi su un fianco, lo ha schiacciato. Il muletto è risultato essere della MetalPress immobiliare, società proprietaria dei capannoni in locazione alla ditta, che ha tra i soci la madre del ragazzo.

Mezzo sotto sequestro - Toccherà ora ai carabinieri della compagnia di Venaria Reale ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente. Salma e mezzo sono stati posti sotto sequestro, a disposizione della procura di Ivrea (Torino), titolare dell'inchiesta sull'accaduto.

Quattro morti sul lavoro nel giro di poche ore nella giornata di venerdì 15 aprile - Nelle ultime 24 ore si sono verificate quattro vittime sul lavoro in Italia: si tratta di un operaio di 23 anni in provincia di Sassari, di un altro lavoratore 39enne a Trento, di un 60enne a Cesena e di un 54enne nel Bresciano.