Buttiamo 30 chili di cibo l’anno

Contro lo spreco alimentare, il patto di Riso Scotti con Too Good To Go

La politica ambientale dell'azienda inizia nelle risaie e prosegue con la realizzazione di prodotti di qualità, che impattano quanto meno possibile sull’ambiente, anche nelle fasi d’uso e di smaltimento

© Ufficio stampa

In Italia ogni persona butta via circa 30 chili di cibo all’anno. Se allarghiamo l’analisi al contesto europeo, gli sprechi alimentari annui salgono complessivamente a circa 88 milioni di tonnellate di cibo e il 53% di tutto lo spreco alimentare continentale si verifica proprio a livello domestico. Sono numeri impressionanti - riportati dall’Osservatorio Waste Watcher e dalla Commissione Europea attraverso il progetto EU Fusions - che fanno scattare un vero e proprio allarme. Da qui l'impegno che Riso Scotti ha deciso di condividere con Too Good To Go.

"Il Patto contro lo Spreco Alimentare rappresenta un progetto ambizioso, che, come Too Good To Go Italia abbiamo lanciato per costituire una comunità di grandi partner impegnati ad agire contro lo spreco alimentare a 360 gradi: tramite sensibilizzazione, azioni concrete e senza dimenticare la parte sociale - dichiara Eugenio Sapora, Country Manager Italia di Too Good To Go - A poco più di un anno dall'inizio del progetto, che ha raggiunto risultati importanti, siamo felici di poter accogliere nella nostra comunità Riso Scotti che, attraverso l'adesione al Patto contro lo Spreco Alimentare, andrà a rafforzare le azioni messe in campo per ridurre gli sprechi alimentari a diversi livelli della filiera, attraverso azioni concrete e di sensibilizzazione".

Riso Scotti si impegna come "fabbrica contro lo spreco" per diminuire sempre più efficacemente gli sprechi alimentari dei prodotti rimasti a magazzino e altrimenti destinati a essere smaltiti. Allo stesso tempo, si impegna a promuovere una comunicazione rivolta al "consumatore consapevole", informandolo e sensibilizzandolo a ogni occasione sul tema dello spreco alimentare.

"La lotta allo spreco è per sua stessa natura parte dell’economia circolare che l'azienda sta perseguendo da anni come modello di sostenibilità" afferma Dario Scotti, Presidente e AD Riso Scotti. "Pensare in maniera circolare vuol dire ridurre gli sprechi, ma anche essere in grado di dare una seconda vita agli scarti di produzione che vengono a crearsi a ogni step della filiera agroalimentare". È proprio questa sensibilizzazione a ogni livello della filiera che, sottoscrivendo il Patto con Too Good To Go, Riso Scotti ha deciso di favorire e farsene garante con i propri partner.

"Operiamo sul mercato nazionale e internazionale ogni giorno", gli fa eco Gianluca Pesce, Direttore marketing e commerciale, "e ciò che vediamo e possiamo testimoniare è che solo un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente può garantire un futuro sostenibile a livello sociale, ma anche economico. Lo dimostra lo stesso impegno dell’Unione Europea che si propone di disegnare una politica alimentare Farm to Fork capace di coinvolgere l’intera filiera, dalla produzione al consumo, passando per la distribuzione. È la trasposizione macro del nostro microsistema risiero, nel quale Riso Scotti è impegnata a portare avanti un modello di sostenibilità partecipata con tutti i partner della filiera".

"Ciò che vogliamo condividere con il consumatore è la colossale montagna di lavoro che c’è dietro al semplice pacchetto di riso che acquista in negozio o sullo scaffale di un supermercato: lì dentro ci sono decine di persone, il loro sapere e la loro esperienza e, soprattutto, il loro tentativo di non impattare con l’ambiente circostante, ma di diventarne i custodi e difensori" precisa ancora Dario Scotti.

"Abbiamo adottato una strategia di circolarità che ci permette di non sprecare nulla. La politica ambientale di Riso Scotti inizia nelle risaie, dove si limita ogni possibile danno agli ecosistemi, grazie all’adozione e alla promozione di conoscenze, tecniche e comportamenti sostenibili e responsabili, e prosegue con la realizzazione di prodotti di qualità, che impattano quanto meno possibile sull’ambiente, anche nelle fasi d’uso e di smaltimento" racconta l’Energy, Safety & Environmental Manager Lorenzo Cerri.

La lotta allo spreco interessa dunque tutta la filiera, dal campo alla tavola, assegnando un ruolo importante anche al consumatore finale che viene chiamato in causa sul fronte del corretto utilizzo con le ricette suggerite #salvariso, #salvatempo e #salvambiente (https://www.risoscotti.it/la-cucina-creativa/), e sul fronte dello smaltimento con l’applicazione di una corretta, attenta e puntuale raccolta differenziata dei materiali di imballo.