La provincia di Brescia, dalla pianura alle sponde del lago di Garda, ai monti della Valle Camonica è punteggiata da una fitta rete di imponenti castelli e fortificazioni che ne difendevano un tempo il territorio. Molti di essi, ricchi di preziosi arredi e immersi in una natura rigogliosa e in antichi parchi, aprono le loro porte per visite ed eventi. Visitarli in primavera è l’occasione per trascorrere le prime ritempranti giornate all’aperto, con in più la piacevole emozione di passeggiate tra arte e storia, alla scoperta di tesori forse inattesi.
A Brescia una delle più imponenti fortezze d’Italia - Emblema stesso di Brescia, il Castello domina la città dall’alto del Colle Cidneo, sulle cui pendici si arrampica il più grande vigneto cittadino d’Europa. E’ una delle fortezze più imponenti e meglio conservate d’Italia. Oltre il monumentale portale d’ingresso si apre una vera a propria cittadella, con possenti edifici immersi in un’oasi di verde dove passeggiare in relax fra giardini, belvedere, bastioni da cui si gode una vista ineguagliabile. Merita una visita il Museo delle Armi Luigi Marzoli, una delle più importanti raccolte europee di armi e armature antiche, ospitato nel Mastio Visconteo. I più avventurosi si possono inoltrare anche in cunicoli e sotterranei, prenotando una visita guidata con l’Associazione Brescia Underground.
I castelli della pianura - In pianura, il quattrocentesco Castello di Padernello si specchia – con la sua inconsueta e possente sagoma a mattoni - nelle acque dell’ampio fossato da cui è circondato: passato il ponte levatoio, ancora funzionante, si visitano gli interni con gli antichi arredi. Una passeggiata conduce fino al Ponte San Vigilio, artistico intreccio di rami di castagno su un piccolo corso d’acqua, suggestiva opera di land art di Giuliano Mauri. Visitabile è anche il Castello di Montichiari, che pare uscito da una favola, con le sue torri e merlature, il grande parco con alberi secolari e il giardino pensile. Edificato a fine Ottocento in stile neomedievale sulle rovine di un’antica rocca, era la dimora del conte Gaetano Bonoris, che aveva voluto riprendere i modelli architettonici dei castelli valdostani tre-quattrocenteschi, a cui si ispirano anche arredi, decorazioni, affreschi.
Le rocche del Garda - Poco lontano, la Rocca di Lonato del Garda è un punto previlegiato per godere di una vista impareggiabile sul bacino lacustre. Nella Casa del Capitano si trova la Sala immersiva (in cui si viene avvolti da spettacolari immagini che sono un invito alla visita e alla scoperta del territorio del Garda) e, al piano rialzato, il Museo Civico Ornitologico. Nel grande parco che la circonda si snodano sentieri per passeggiate di notevole interesse botanico e naturalistico. Monumento nazionale, fra le più estese fortezze del Nord Italia, la Rocca è il cuore del complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como che comprende anche la Casa del Podestà, fra le Case Museo le più affascinanti della penisola, con le sue ricchissime collezioni d’arte, gli antichi arredi, la straordinaria biblioteca.
Sempre sul Garda, indiscusso capolavoro di architettura militare duecentesca, la Rocca Scaligera di Sirmione fu costruita da Mastino I della Scala, signore di Verona, come presidio e approdo per la sua flotta. Circondata delle acque, con possenti mura di cinta e la darsena ben protetta, si trova in posizione strategica all’ingresso della cittadina ed ospita un interessante Lapidario romano e medievale: val la pena di salire i 146 gradini che conducono al lungo camminamento di ronda e alla Torre Angolare, da cui si gode un eccezionale panorama sul lago.
Archeologia con vista - Il promontorio della Rocca di Manerba del Garda, a cui si sale con una bella camminata, è uno dei punti più panoramici del Garda: la sua sagoma inconfondibile coperta da una folta vegetazione si scorge fin da lontano e - nell’immaginazione popolare- ricorda il profilo di Dante. Sulla sua sommità i Longobardi costruirono nell’VIII sec. un castello, ampliato nel corso dei secoli successivi e a lungo conteso per la sua posizione strategica da Guelfi e Ghibellini, Veronesi e Bresciani, fino a quando - alla fine del’700 – il Provveditore di Salò lo fece radere al suolo perché era diventato covo di malfattori. Riportati alla luce, i resti della Rocca costituiscono oggi il cuore del Parco archeologico, arricchito da un interessante museo. Altrettanto importante è l’aspetto naturalistico del promontorio, valorizzato dalla Riserva Naturale della Rocca e del Sasso di Manerba del Garda dove, in uno spazio relativamente circoscritto, è racchiusa una varietà di specie vegetali davvero unica: piante che appartengono a climi diversi e che qui convivono accomunate dalla presenza rassicurante del lago. Per scoprirle, basta seguire i vari sentieri tematici con una chiara cartellonistica.
La più grande fortezza napoleonica d’Italia - Un'altra fortificazione unica nel suo genere è la Rocca d’Anfo, la più grande fortezza napoleonica d’Italia, a picco sul lago d’Idro. E’ articolata in un insieme di fortificazioni che, nel tempo, si è esteso fino a conquistare 50 ettari di monte, su una fascia di terreno di forma triangolare incastonata tra la riva del lago d’Idro e il versante del monte Censo, fino a raggiungerne quasi la cima, con un dislivello che va dai 371 ai 1050 metri. Due i nuclei principali: la rocca veneziana, la più antica, a sud e quella napoleonica, che orla la parte settentrionale della montagna. Visitarla è una piacevole e sportiva avventura e richiede scarponcini da trekking. Si può scegliere fra 3 itinerari di varia lunghezza, tutti percorribili solo con guida: il Percorso Napoleonico, il Percorso Panoramico e il Percorso dalla Serenissima al Regno d'Italia.
Dal lago d’Iseo alle Valle Camonica - Su una delle due vette di Monte Isola, nel cuore del lago d’Iseo, svetta la sagoma della rinascimentale Rocca Oldofredi-Martinengo: dato che è di proprietà privata, la si può ammirare solo dall’esterno, ma vale veramente la pena di raggiungerla con una bella passeggiata fra boschi di castagni, campi coltivati e qualche raro vigneto, per godere – salendo ancora un po’ oltre - di un colpo d’occhio impareggiabile sul lago d’Iseo e le montagne che lo coronano.
In Valle Camonica, è un vero tuffo nel Medio Evo quello che offre il Castello di Breno: vi si sale con una breve camminata dal centro cittadino e dall’alto si ha una spettacolare vista sulle montagne. Edificato come un insieme di torri e palazzi nel periodo di Federico I Barbarossa (1100 – 1200) e convertito a roccaforte militare sotto la Repubblica di Venezia (1400 – 1500), il castello rivela anche tracce preistoriche risalenti al VIII sec a.C. Visitandolo, si fa un viaggio affascinante tra diverse epoche, dalle mura merlate alla casa-torre signorile fino all’alta torre di 20 metri aperta alle visite. I suoi ampi spazi verdi sono ideali per passeggiate e relax.
Per maggiori informazioni: www.visitbrescia.it