"Sono un'insegnante di scuola primaria, al mio rientro mi hanno dato un banco in un'aula abbandonata: rilego con lo scotch i libri di biblioteca e pulisco i ripiani". È il racconto di una delle insegnanti non vaccinate che, proprio in questi giorni, ha fatto il proprio rientro a scuola. Molti professori che hanno deciso di non vaccinarsi per il Covid (o che non hanno fatto la terza dose) dallo scorso primo aprile sono stati costretti a rientrare sul luogo di lavoro: in tanti lamentano il demansionamento che hanno subito al loro rientro, mentre alcuni denunciano di essere stati ricollocati in degli scantinati.
"Siamo stati bullizzati dallo Stato - spiega un'altra insegnante a "Fuori dal coro" - dobbiamo entrare da un ingresso secondario, ci chiedono di fare il tampone quando ormai nessuno lo fa più e nonostante molti casi di infezione si siano verificati tra i vaccinati". La collettività ora è costretta a pagare un doppio stipendio ai docenti perché il decreto attualmente in vigore impone che in classe continuino a lavorare i supplenti. "Una follia pagare un doppio stipendio - dice un dirigente scolastico - anche perché penso che chi farà ricorso si vedrà attribuire gli stipendi che gli sono stati sospesi nei mesi scorsi".