Puzzle Quest 3: il ritorno del videogame tra fantasy e gemme da collezionare
L'ibrido tra gioco di ruolo e il genere dei "tre gemme in fila" torna su dispositivi mobile in modalità "freemium": non si paga per scaricarlo, ma per andare avanti senza attese
I primi due Puzzle Quest, secondo noi, erano un ottimo mix di due mondi: una trama e un’ambientazione da gioco di ruolo per veri "geek" si abbinava al gioco delle "tre gemme in fila". Il genere più nerd (i giochi di ruolo) si sposava perfettamente con quello più "casual", creando un ibrido che parecchi si sono spolpati su console e PC. Puzzle Quest 3, il terzo capitolo della saga, cambia un po' le carte in tavola.
Il gioco è sempre quello: c'è un reame fantasy, una storia di principesse e mostri, con magia e cavalieri di contorno, mentre tra un dialogo e l'altro si combatte contro orchi, ragnoni velenosi e scheletri usando la classica matrice dei giochi in cui si devono allineare le classiche tre gemme.
Riuscire a mettere in fila tre gemme verdi o gialle scatena un attacco contro il vostro nemico. Se riuscite ad allineare più di tre gemme, oppure a creare diversi filotti prima che il tempo a vostra disposizione per la "mossa" si esaurisca, i colpi diventano esponenzialmente più letali. Riuscendo poi ad allineare i pochi teschi che girano per lo schermo, la ferita sarà ancora più dolorosa!
Puzzle Quest 3 arricchisce quindi il classico gioco "tre gemme in fila" con elementi fantasy: non solo i teschi, ma anche gemme con segni e rune speciali, incantesimi da caricare e lanciare al momento decisivo, creando combo potentissime.
Purtroppo, però, per Puzzle Quest 3 è stato scelto il formato freemium: le prime orette di gioco scorrono piacevolmente, poi si incontra il fatidico "paywall", quel momento in cui o si paga o si aspetta, e il gioco diventa assai frustrante. Il bello di Puzzle Quest è giocarselo per ore, in questa nuova versione "mobile" freemium sarete pressoché costretti a giocarci per qualche manciata di minuti, per poi dover aspettare per sbloccare forzieri e soci.
Non che il freemium sia il male assoluto, sia chiaro: quando ci permette di provare un gioco senza dover pagare subito, lo apprezziamo assai. Un gioco come Puzzle Quest 3 secondo noi avrebbe meritato un'opzione "paga 10 euro e niente più attese". In ogni caso, è molto divertente e perfetto per il gioco in mobilità: dategli una chance, scaricarlo e provarlo non costa letteralmente nulla.
Puzzle Quest 3 è giocabile da chiunque sopra gli otto anni. Noi abbiamo scaricato gratuitamente il gioco da App Store e affrontato una trentina di combattimenti su iPhone 13. Nella prima ora, non abbiamo riscontrato "blocchi" sensibili da paywall, poi abbiamo iniziato a intravedere i limiti della formula freemium: attenzione dunque a lasciare il cellulare in mano ai vostri figli o a fratellini/sorelline senza aver disattivato gli acquisti automatici, perché potrebbero inavvertitamente farvi spendere il PIL del Portogallo in una serata di gioco.
SU TGCOM24