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Barletta, fermato il presunto assassino del barista Giuseppe Tupputi: non è stata una rapina

Il procuratore conferma che l'omicidio sarebbe scaturito al termine di una lite. In manette un pregiudicato 32enne, Pasquale Rutigliano

E' stato fermato con l'accusa di omicidio volontario il presunto assassino del barista 43enne Giuseppe Tupputi, ucciso lunedì sera nel suo bar a Barletta, probabilmente al termine di una lite. Lo ha confermato il procuratore di Trani, Renato Nitti, il quale ha solo confermato che l'omicidio non è avvenuto per una rapina. "Dobbiamo ringraziare la Polizia che ha consentito di individuare quello che ragionevolmente sembra essere l'autore del fatto e di sottoporlo a fermo", ha aggiunto Nitti. In manette il pregiudicato 32enne Pasquale Rutigliano.

Già nella serata di lunedì i poliziotti avevano acquisito e visionato le immagini del sistema di videosorveglianza che avrebbero permesso di arrivare a identificare l'autore e a ricostruire cosa è accaduto nel locale. Questa mattina, davanti alla saracinesca del bar, sono stati lasciati mazzi di fiori e biglietti dedicati al 43enne, padre di due figli, una di pochi mesi.

Barletta, barista ucciso nel suo locale a colpi di pistola

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Fermato il pregiudicato 32enne Pasquale Rutigliano - Si chiama Pasquale Rutigliano il 32enne presunto assassino di Giuseppe Tupputi. Rutigliano era sottoposto alla sorveglianza speciale ma alle 22 non era ancora rincasato, così come disposto da quella misura di prevenzione. Secondo fonti inquirenti il presunto assassino si era anche allontanato da Barletta, recandosi a Trani, immaginando che lo stessero cercando, per poi farvi ritorno stamani alle 4, quando, accompagnato da suo avvocato, si è presentato in commissariato, per le violazioni. A quell'ora la polizia era già da un pezzo sulle sue tracce.

Un omicidio che ha sconvolto la città pugliese. All'indomani del tragico evento uno striscione è stato esposto sul cancello del castello di Barletta, location per la celebrazione della festa della polizia. "Barletta svegliati. Chi è responsabile di tanta violenza? Istituzioni ci siete? La vita non è Gomorra!", è scritto sullo striscione dal contenuto identico a quello comparso in occasione della fiaccolata dopo l'omicidio del 24enne Claudio Lasala, avvenuto a Barletta nella notte fra il 29 e il 30 ottobre 2021. Lasala venne accoltellato all'addome dopo essersi rifiutato di offrire da bere.

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