Sonic The Hedgehog: la risposta di Sega al fenomeno Super Mario
Ricordiamo la nascita del riccio blu, una delle più grandi icone del mondo dei videogame
Nella settimana in cui Sonic 2 - Il Film batte i record al botteghino come miglior lancio per una pellicola basato su un videogame sembra proprio il caso di ricordare l’esordio della mascotte di SEGA, quel riccio blu che ha iniziato a correre nel 1991 e che da allora non si è mai fermato (seppur con numerosi capitomboli).
La storia di Sonic risale alla fine degli anni ‘80, quando la storica rivalità tra SEGA e Nintendo è alle stelle. La prima delle due aziende vanta una lista di videogame da sala giochi invidiabile che è riuscita a dare una buona spinta alle vendite del Master System, console a 8-bit di discreto successo.
Con l’arrivo del Mega Drive nei negozi ("Genesis" in Giappone e USA) però la situazione è ben diversa: i mercati dei videogame da sala (i cosiddetti "coin-op”) e quelli domestici hanno preso ormai due vie differenti e sebbene le conversioni di titoli arcade ricoprano comunque un ruolo importante nelle ludoteche delle console, la richiesta di contenuti originali per Super Nintendo e Mega Drive diventa sempre più forte.
Sotto questo aspetto Nintendo ha diversi assi nella manica come The Legend of Zelda e - soprattutto - Super Mario (non per niente lo splendido Super Mario World è stato l'alleato ideale per accompagnare l'uscita di Super Nintendo nei negozi, essendo allegato alla console). Facendola breve a SEGA manca una mascotte, un personaggio distintivo che attragga acquirenti verso le proprie console. Per questo sul finire degli anni ‘80 negli uffici giapponesi del colosso dei videogame scatta la corsa alla mascotte: il presidente di allora, Hayao Nakayama, voleva un personaggio che sarebbe diventato "famoso come Topolino".
Detto-fatto, dopo un paio di anni di prove e ricerche, ecco che il design proposto dall’artista Naoto Ohshima la spunta sugli altri: un riccio particolarmente veloce, capace di appallottolarsi per attaccare i nemici. Si narra che Ohshima si recò a Central Park durante un viaggio a New York e abbia iniziato a mostrare gli schizzi dei personaggi ai passanti, chiedendo quali fossero i preferiti: la spuntarono il riccio e uno strano personaggio pelato coi baffi, due creature che di lì a poco sarebbero diventate eterne rivali.
La forma di Sonic è basata sui vecchi personaggi dei cartoon come Felix o Topolino mentre il colore è stato scelto per abbinamento col blu del logo di SEGA: un lungo processo di creazione che ha dato vita al Sonic che conosciamo.
Ora bisognava crearci un gioco attorno, basato sul concetto di velocità fortemente voluto dal team di sviluppo: ecco dunque entrare in scena Yuji Naka, abile programmatore che mette sotto sforzo le capacità del Mega Drive per dare vita a un videogame tecnicamente spettacolare, veloce e con un sacco di livelli di parallasse ed effetti grafici. Secondo alcune interviste, Naka fu particolarmente contento di realizzare un videogame molto veloce dal momento che poco prima aveva convertito su Mega Drive il bellissimo - ma lentino - Ghouls ‘n Ghosts di Capcom.
Al comando della squadra che avrebbe di lì a poco preso il nome di Sonic Team, Naka si occupò anche di creare gran parte del level design del gioco, potendolo così cucire sulle caratteristiche del motore grafico. Mancava solo una colonna sonora all’altezza del resto ed ecco entrare in gioco - letteralmente - Masato Nakamura, compositore allora esterno al mondo dei videogame ma che piacque al management di SEGA: a lui dobbiamo la bella colonna sonora e gli efficaci jingle che accompagnano le gesta di Sonic.
A fare il resto ci pensa un’azzeccata campagna di marketing che presenta Sonic come il prossimo grande fenomeno dei giochi di piattaforme: al lancio, nel 1991, il riccio blu di SEGA centra il bersaglio ottenendo ottime recensioni e soprattutto vendite eccellenti, a suggellare la nascita di una nuova stella dei videogame. Da notare che sebbene Sonic sia legato a doppio filo a SEGA Mega Drive il gioco ha ricevuto ottime versioni anche per Master System e Game Gear, abbracciando così tutta la gamma di console SEGA presenti sul mercato in quegli anni.
Da allora abbiamo avuto oltre trenta videogame sulle più disparate piattaforme, ma anche fumetti, cartoni animati e i recenti film al cinema, in attesa del prossimo ritorno di Sonic previsto per fine anno con Sonic Frontiers.
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