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In primavera ci si innamora di più: ma sarà vero?

Realtà e falsi miti della stagione considerata la più romantica dell’anno

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Primavera, stagione della rinascita della natura e del risveglio dei sensi dopo il torpore invernale: secondo molti è anche un periodo particolarmente favorevole allo sbocciare di nuovi amori e alla nascita di relazioni inedite. Anche se la bella stagione è da sempre considerata il periodo più favorevole per innamorarsi, la scienza e le statistiche non sono però del tutto concordi. Vediamo allora le argomentazioni a favore e quelle che tendono a smentire questa convinzione. 

PERCHÉ LA PRIMAVERA FAVORISCE LO SBOCCIARE DI NUOVI AMORI Le belle giornate ci solleticano a cercare novità, il fatto di stare di più all’aria aperta favorisce gli incontri sia tra le persone che fanno già parte del nostro giro di conoscenza, sia tra gli amici degli amici o anche in luoghi e ambiti del tutto nuovi. La natura che fiorisce intorno a noi, il clima mite e piacevole ci predispongono naturalmente al desiderio di lasciarci andare a qualcosa di diverso da ciò a cui siamo abituati e ci predispone all’apertura verso una nuova relazione. 
- La luce ha un effetto importante sul funzionamento del nostro orologio biologico e ha un ruolo attivo nella produzione di ormoni che attivano più intensamente la cosiddetta chimica dell’amore.  La dopamina nelle donne e il testosterone negli uomini ci fanno sentire più propensi ad attività amorose e nello stesso tempo rendono più facile il meccanismo dell’attrazione. Sta poi a noi, naturalmente la scelta di assecondare o meno questo impulso. Il fatto di trascorrere più tempo possibile all’aria aperta, oltre a predisporci ai sentimenti, ha una lunga di effetti benefici sul nostro organismo: migliora il tono generale dell’ umore, stimola il metabolismo, innesca la produzione di vitamina D, indispensabile per la salute delle ossa. Non ultimo, ci regala un colorito più sano, cancellando in modo naturale il pallore dell’inverno, rendendoci più attraenti e più sicuri di noi stessi.  
- Il vestiario: le temperature più miti ci portano a scegliere abiti più leggeri, cominciando a scoprire il corpo e a rivelarne le forme. Anche per questo siamo spinti a fare del nostro meglio per mostrarci al meglio di noi stessi. 
- Questioni di naso – Le fioriture e i profumi che arrivano dalla natura, anche se in città occorre recarsi in un parco o in un viale alberato per percepirli, stimolano il nostro olfatto e lo rendono più sensibile e attento anche nel percepire i feromoni, ossia le sostanze chimiche prodotte dagli organismi (animali ma anche umani) per indurre una certa risposta comportamentale tra i membri della stessa specie. I feromoni servono, ad esempio, a marcare il territorio e, soprattutto, come richiamo sessuale. Sembra che queste sostanze siano in grado di influenzare le preferenze amorose sulla base delle affinità genetiche tra i due possibili partner, con lo scopo di garantire l'evoluzione della specie.

MA IN REALTÀ, L’AMORE SBOCCIA TUTTO L’ANNO – La scienza e la statistica, però, ci raccontano una storia un po’ diversa: la specie umana si è evoluta in modo da garantire un andamento costante alla sessualità in tutti i mesi dell’anno. La fertilità femminile non ha un andamento stagionale, come avviene nel caso di altre specie di mammiferi i quali tendono ad accoppiarsi nei periodi dell’anno in cui le condizioni sono più favorevoli alla sopravvivenza della prole, ma avviene in base a un ciclo mensile secondo cui la possibilità di concepire è uguale in qualsiasi mese dell’anno. La sessualità assume così un significato diverso e viene vissuta non più solo a scopo riproduttivo, ma come elemento di piacere e di consolidamento affettivo da parte della coppia. 

LE STATISTICHE - Nell'emisfero boreale, cioè quello in cui viviamo, il maggior numero di nascite si verifica tra la fine di settembre e in ottobre, e quindi è frutto di incontri amorosi che avvengono nei mesi invernali. Gli amori di primavera, invece, a distanza dei nove canonici mesi di gestazione, fanno registrare un calo piuttosto significativo di lieti eventi: da novembre in poi, infatti, le nascite calano sensibilmente fino a toccare un minimo nel mese di febbraio. I fiocchi rosa e azzurri tornano ad aumentare in maggio: sono quindi frutto dei concepimenti nei mesi estivi, agosto in particolare, forse con la complicità dei periodi di vacanza in cui si è più rilassati e più disponibili ai momenti di amore.  

CIASCUNO SI INNAMORA QUANDO GLI VA – Anche se, secondo la scienza, noi esseri umani non abbiamo una vera e propria stagione degli amori, non c’è nulla che ci impedisca di abbandonarci a un po’ di romanticismo. Via libera, dunque, a farfalle nello stomaco e passeggiate mano nella mano nel parco, ammirando il viso della persona che amiamo insieme al verde novello delle piante e dei cespugli: in fondo il cuore non conosce stagioni e l’importante è restare vigili per cogliere le opportunità quando questa si presentano. 

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