In Svizzera un rapimento dal movente tutto da ricostruire è costato la vita a un 38enne tedesco, no vax e "terrapiattista". L'uomo, di cui non sono state rese note le generalità, ha sequestrato Christoph Berger, responsabile federale delle vaccinazioni. Il rapimento è durato un'ora ed è stato corredato da una richiesta di denaro e minacce all'alto funzionario per farlo tacere sull'accaduto. Berger, una volta libero, ha chiesto aiuto alla polizia. Gli agenti, nei giorni scorsi, hanno rintracciato il rapitore, uccidendolo durante una sparatoria costata la vita anche alla compagna. A portare a galla la vicenda lo stesso Berger domenica 10 aprile.
Il sequestro - Christoph Berger, presidente della Commissione federale per le vaccinazioni, dopo un periodo di silenzio per consentire alla Procura federale elvetica di fare luce sull'accaduto, ha deciso di parlare: "Quell'uomo mi ha tenuto prigioniero in un appartamento di Zurigo, chiedendomi di fargli avere un'ingente somma di denaro" ha raccontato, specificando che il rapitore non aveva fatto alcun riferimento alla sua attività di responsabile delle vaccinazioni.
Il rapitore - Quello che si sa per certo è che Berger è stato rapito da un 38enne tedesco. Si tratta di un esponente no vax che apparteneva anche al movimento Flat Earth, ossia un gruppo che crede che la Terra sia piatta, che ci siano alieni sul pianeta, che l'11 settembre non sia stato un attentato e altre teorie complottiste. Secondo le prime indagini l'uomo contava anche su dei complici tra le frange violente di movimenti no vax, uno dei quali è stato fermato nella città di Zugo.
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