Grande attesa per le presidenziali in Francia, dove l'astensione potrebbe raggiungere o avvicinarsi al suo record storico al primo turno. La partecipazione alle 17 si è attestata al 65%, la più bassa dal 2002 nella corsa per l'Eliseo. Si vota fino alle 19:00, mentre in alcune grandi città le urne saranno aperte fino alle 20:00, come a Parigi e Marsiglia. Nei dipartimenti d'oltremare atlantici si è già votato ieri, mentre in quelli del Pacifico si voterà dalle 20:00.
Dopo una campagna elettorale in sordina, schiacciata tra l'emergenza della crisi ucraina e concrete paure per la situazione economica, per la Francia è l'ora del primo turno delle presidenziali. Il presidente uscente Emmanuel Macron è dato chiaramente per favorito al primo turno, ma la sua principale sfidante, Marine Le Pen, è in rimonta nei sondaggi.
Reggerà il "muro repubblicano"? - Tradizionalmente, al ballottaggio, l'estrema destra in Francia è stata sempre arginata dal cosiddetto muro repubblicano". In questo caso, l'affermarsi alla destra della Le Pen di una destra persino più estrema, - quella del polemista Eric Zemmour, potrebbe cambiare almeno in teoria le carte in tavole. Se Macron uscirà quasi certamente in testa dal primo turno non è detto che il ballottaggio del 24 aprile sia una pura e semplice formalità.
L'incognita affluenza. L'Eliseo fa sapere che l'ultimo dato segnala un'affluenza alle urne pari al 65%, in calo di 4,4 punti rispetto alle elezioni dl 2017. Inoltre si tratta dell'affluenza più bassa registrata alle presidenziali dal 2002, quando il tasso di partecipazione fu del 58,45%. Nel 2017 alle 17 aveva votato il 69,42% degli aventi diritto, nel 2012 il 70,59%.