in collaborazione con il parlamento ue

Ucraina, gli effetti di guerra e sanzioni sull'Ue | Guarda l'ottava puntata de "L'Europa che vorrei"

Ospiti dell'appuntamento, andato in onda venerdì 8 aprile, l'europarlamentare Juan Ferdinando Lopez Aguilar e il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti

L'ottava puntata de "L'Europa che vorrei", il programma di Tgcom24 realizzato in collaborazione con il Parlamento europeo, è nuovamente dedicata all'Ucraina e, in particolare, agli effetti di guerra e sanzioni contro Mosca sull'Unione europea. Ne abbiamo parlato con gli ospiti del nuovo appuntamento, andato in onda venerdì 8 aprile: l'europarlamentare Juan Ferdinando Lopez Aguilar e il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti.

"La guerra ha cambiato l'Europa in modo sorprendente e inaspettato. Per la prima volta l'Ue si è mossa per accelerare l'autonomia strategica nel campo della sicurezza e della difesa, ma soprattutto quella energetica per liberarsi dalla dipendenza dalla Russia", ha detto Juan Ferdinando Lopez Aguilar -. Il conflitto ci ha fatto capire che il mondo non sarà più quello che avevamo pensato negli anni Novanta, un mondo di coesistenza di democrazie liberali ovunque. Al contrario, c'è un rafforzamento dei governi autocratici, come Russia e Cina".

La vittoria di Orban e le elezioni in Francia - Nonostante l'intervento del presidinte dell'Ucraina Zelensky nella campagna elettorale, Orban ha stravinto le elezioni in Ungheria (per la quarta volta). Intanto, domenica si vota in Francia. Nei sondaggi, Marine Le Pen, considerata vicino a Putin, è sempre più vicina a Macron. "La vittoria di Orban è preoccupante - aggiunge Lopez Aguilar -. Anche lui ha accumulato tantissimo potere in Ungheria. Orban rischia di frammentare la finora unità dell'Ue favorendo Putin dall'interno. Abbiamo sicuramente un problema". 

Gli effetti della guerra - Le conseguenza della guerra non si abbattono soltanto su Ucraina e Russia, ma sul mondo intero. I prezzi delle materie prime sono balzati raggiungendo i livelli del 2008 e le difficoltà nell'approvvigionamento rischiano di compromettere la supply chain. Tra i rischi che preoccupano maggiormente c'è quello legato alla carenza alimentare. La Fao ha lanciato l'allarme: la guerra in Ucraina ha sconvolto i mercati del grano e dell'olio vegetale, facendo salire i prezzi alimentari mondiali a un nuovo record a marzo.

"Mi auguro e spero che da questa crisi se ne possa uscire rafforzati - commenta Giansanti -. Dovremmo cioè fare una serie di scelte che finora non sono state fatte. Per quanto riguarda le politiche agricole, dobbiamo guardare cosa non ha funzionato per capire cosa correggere. Oggi, abbiamo un modello europeo che si basa molto sulle importazioni di prodotti essenziali e vitali da Russia e Ucraina o comunque da Paesi fuori dall'Europa. Dobbiamo definire una nuova strategia alimentare, mettendo al centro della politica europea il settore agroalimentare".

"Siamo sotto pressione da tempo. Stiamo producendo sotto costo, non possiamo più permettercelo. È evidente che avremo un innalzamento dei prezzi dei prodotti agricoli che genererà probabilmente un costo maggiore pe ri consumatori. Se non si vuole questo il governo deve intervenire velocemente per abbassare i costi delle aziende agricole. Inoltre, i mercati ci dicono che avremo prezzi elevati almeno fino alla fine dell'anno prossimo", conclude il presidente di Confagricoltura.

A Strasburgo la plenaria della Conferenza sul futuro dell'Europa - Come in ogni appuntamento, durante la puntata si è parlato anche della Conferenza sul futuro dell'Europa, e, in particolare, della plenaria che si sta svolgendo in queste ore al Parlamento europeo a Strasburgo.