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Figli coppie gay, Amato: "Tutelare l'interesse dei bimbi, serve legge"

Dopo il dibattito sull'eutanasia, nuova tirata d’orecchi del presidente della Consulta al legislatore rimasto indietro sui temi di attualità più spinosi: "Non siamo la maestrina del Parlamento"

"È imprescindibile l'esigenza di tutelare l'interesse dei bambini, ma serve una legge". Lo sottolinea il presidente della Consulta, Giuliano Amato, in merito ai figli delle coppie gay. La disciplina dei rapporti di famiglia è "un settore assai delicato, in cui entrano in gioco numerosi valori costituzionali: bilanciarli spetta in prima battuta al legislatore, il cui faro dev'essere la salvaguardia dell'interesse dei figli", spiega.

Al Palazzo della Consulta durante la presentazione della Relazione sull'attività della Corte Costituzionale nel 2021, il presidente Giuliano Amato si è soffermato sull'esigenza imprescindibile di tutelare l'interesse dei bambini, in particolare dei figli delle coppie gay. Secondo il presidente della Consulta non può bastare il lavoro della giurisprudenza ma serve una legge apposita che regoli il tema.

"Noi non siamo la maestrina del Parlamento, non siamo un'autorità superiore al Parlamento, non diamo moniti ma sollecitiamo il Parlamento a intervenire", a "trovare una unità d'intenti". "Noi interpretiamo la superiorità della Costituzione sopra le leggi". La dura raccomandazione al legislatore da parte del presidente della Corte costituzionale Giuliano Amato nella sua relazione annuale, alla presenza anche del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tra le altre autorità in sala anche la presidente del Senato Elisabetta Casellari, il presidente della Camera Roberto Fico e, in rappresentanza del Governo il ministro della Giustizia Marta Cartabia.

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