"Se il conflitto diventa cronico, entriamo in guerra e il governo deve dirlo". Così il direttore di Tgcom24, Paolo Liguori, commenta a "Stasera Italia" lo stallo delle trattative tra Russia e Ucraina, che stanno protraendo il conflitto. "Se continua la guerra, non l'Ucraina, ma l'Europa è aggredita - dice Liguori -. Da Putin, certamente, ma anche dagli Stati Uniti e dalla Cina che stanno a guardare da spettatori quest'Europa paralizzata e aggredita che per mesi dovrà bloccare la propria economia. Allora se siamo noi gli aggrediti abbiamo diritto di dire basta, al pari di Zelensky".
Liguori poi aggiunge: "Il partito della non trattativa, il partito della guerra, se il conflitto continua deve essere pronto a dire che anche noi siamo in guerra. Bisognerebbe che il governo chiedesse con chiarezza agli italiani cosa ne pensano di un'eventuale entrata in guerra". Per il direttore di Tgcom24 l'unica strada percorribile è quella del dialogo, e in riferimento all'allontanamento dei 30 diplomatici russi dall'Italia, conclude: "Capisco rispettare il patto europeo, ma non capisco da chi viene ordinato di interrompere la diplomazia, dalla NATO? Dagli Stati Uniti? Meno diplomazia c'è e meno sono le possibilità di mettere fine a questa guerra".