Ucraina, Di Maio: "Espulsi 30 diplomatici russi per motivi di sicurezza nazionale" | Salvini: "Servono dialogo e buonsenso"
Il ministro degli Esteri ha spiegato che la misura è stata presa "in accordo con altri partner europei e atlantici". Il Cremlino: "Reagiremo in modo adeguato. L'Europa manca di lungimiranza"
"Abbiamo espulso 30 diplomatici russi per motivi di sicurezza nazionale". Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in visita a Berlino. "Questa misura, presa in accordo con altri partner europei e atlantici, si è resa necessaria per ragioni legate alla nostra sicurezza nazionale e al contesto della situazione attuale di crisi, conseguente all'ingiustificata aggressione da parte della Federazione russa all'Ucraina", ha aggiunto Di Maio. Non si è fatta attendere la replica del Cremlino: "Reagiremo in modo adeguato. L'espulsione dei diplomatici dimostra la mancanza di lungimiranza europea".
Lo stesso passo è stato quindi compiuto anche dalla Spagna: il ministero degli Esteri di Madrid ha infatti annunciato di aver espulso 27 diplomatici russi.
Diplomazia al lavoro - Il titolare della Farnesina ha parlato anche dell'azione diplomatica in corso per cercare di porre rimedio al conflitto russo-ucraino. "Non saranno delle minacce a fermare la nostra azione per la pace. La nostra azione per la pace continua, il nostro obiettivo è raggiungere una pace a questa guerra in Ucraina, una guerra voluta e scatenata da Putin, che dobbiamo fermare con tutte le nostre forze, partendo dal cessate il fuoco e arrivando a un accordo", ha poi aggiunto Di Maio, a margine della conferenza a Berlino organizzata per il sostegno alla Moldavia.
I diplomatici russi espulsi dai Paesi Ue
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