Fortnite, conclusa la raccolta fondi per l'Ucraina: ottenuti oltre 144 milioni di dollari
L'iniziativa, realizzata in collaborazione con Xbox, ha visto Epic Games e Microsoft raccogliere una cifra importante per aiuti umanitari da destinare al popolo ucraino
È giunta al termine l'iniziativa sponsorizzata da Epic Games e Xbox per aiutare il popolo ucraino a fronteggiare la crisi che ha colpito la nazione dopo l'invasione da parte della Russia: attraverso l'ecosistema di Fortnite, infatti, i due colossi dell'industria videoludica hanno donato la cifra di 144 milioni di dollari a enti di beneficenza e associazioni di volontariato che stanno operando in Ucraina per aiutare i più bisognosi.
Dopo aver sfondato il tetto dei 100 milioni di dollari, le due aziende hanno continuato a raccogliere denaro attraverso gli acquisti effettuati all'interno della "piattaforma" di Fortnite, ottenendo negli ultimi cinque giorni dell'iniziativa ulteriori 44 milioni di dollari: tutto il denaro sarà ripartito tra gli enti UNICEF, World Food Programme, UNHCR, Direct Relief e World Central Kitchen, che forniranno aiuti di vario genere alle persone in difficoltà.
In sole due settimane le due aziende hanno offerto un aiuto concreto all'Ucraina e al suo popolo contando sulla grande generosità dei videogiocatori, che di fronte a situazioni simili hanno sempre dimostrato un cuore d'oro: una volta ufficializzata l'intenzione di Epic Games di supportare il popolo ucraino e anticipare l'intera somma raccolta di tasca propria, la comunità di Fortnite ha continuato a effettuare donazioni e ad acquistare contenuti tramite microtransazioni. La stessa Microsoft ha deciso di rinunciare alle commissioni per ogni acquisto avvenuto attraverso le sue piattaforme, offrendo il 100% dei proventi alle associazioni umanitarie coinvolte.
Si spera che altre protagoniste del mondo dei videogiochi possano seguire l'esempio di Epic Games e Microsoft (ma anche di aziende come Humble Bundle, che ha realizzato un ricco bundle per PC e destinato tutti gli introiti all'Ucraina), sfruttando l'appeal delle piattaforme videoludiche più frequentate per raccogliere ulteriori fondi da donare al popolo colpito dalla guerra.
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