La Russia ha chiesto una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulle accuse di crimini di guerra di Bucha, vicino a Kiev, dove diversi civili ucraini sarebbero stati uccisi indiscriminatamente mentre le forze russe si ritiravano. Dmitry Polyansky, vice rappresentante russo del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, ha avanzato la richiesta "alla luce della palese provocazione dei radicali ucraini". Il presidente del Parlamento ucraino ha definito i fatti di Bucha "l'Olocausto del nuovo millennio, una tragedia per l'Ucraina ma anche per l'Europa e il mondo". Il Cremlino, da parte sua, respinge "categoricamente" tutte le accuse sulla strage di civili. Per la Commissione Ue, "non c'è nessun altro all'infuori dei russi che possa aver commesso le atrocità di Bucha".
Per il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, le efferatezze attribuite alle forze russe a Bucha sono solo "la punta dell'iceberg", a Mariupol la situazione è anche "peggiore". "Siamo convinti di aver vinto una battaglia" attorno a Kiev, ha aggiunto Kuleba, ma "la guerra continua" e Mosca si appresta ora a condurre "un'offensiva" massiccia a est e a sud dell'Ucraina.
Mosca: "Video ordinati dagli Stati Uniti" - Per la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, i fatti di Bucha rappresentano invece una "provocazione" di Kiev per interrompere i colloqui di pace e intensificare la violenza. I video dei civili morti sarebbero invece stati "ordinati" dagli Stati Uniti nell'ambito di un complotto per incolpare la Russia.
"Una messa in scena dell'Occidente" - Secondo il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, la situazione a Bucha "è una messa in scena dell'Occidente e dell'Ucraina sui social network".
"Trovata una stanza di tortura con cinque morti" - L'agenzia di stampa ucraina Unian riferisce del ritrovamento di una stanza di tortura con i cadaveri di cinque civili, piegati in avanti e con le mani legate dietro la schiena. La scoperta sarebbe stata effettuata dall'esercito di Kiev. Le truppe russe avrebbero utilizzato il seminterrato di un sanatorio locale per bambini chiamato "Radiant".
Il massacro di Bucha - Dopo il ritiro delle truppe russe dalla cittadina di Bucha, non lontano da Kiev, le autorità ucraine hanno denunciato l'uccisione di centinaia di civili, i cui corpi sono stati abbandonati per strada, con mani e piedi legati. Il governo di Kiev parla di esecuzioni di massa e di "massacro deliberato". Altre vittime sono state invece trovate in fosse comuni. Mosca nega: "Fake news, foto fabbricate" e accusa Kiev: "Zone bombardate dagli ucraini" quando la città era ancora controllata dai russi.
Le immagini satellitari - Le immagini satellitari di Bucha mostrano una trincea lunga circa 15 metri scavata nel terreno di una chiesa, ritenuta una fossa comune per i civili assassinati. Lo riporta il Guardian spiegando che le immagini, catturate dalla società di tecnologia spaziale statunitense Maxar Technologies il 31 marzo, mostrano segni di scavi sul terreno della chiesa. La società, che raccoglie e pubblica immagini satellitari dell'Ucraina, ha affermato che i primi segni di scavo per una fossa comune presso quella chiesa sono stati visti il 10 marzo.
Il prete di Bucha: "Nelle fosse comuni arrivano corpi ogni giorno" - Dal 10 marzo "arrivano decine di corpi a tutte le ore ogni giorno. Finora ne ho contati 68: donne, uomini, bambini, molti non identificabili per i colpi inferti ai loro corpi martoriati". Lo ha riferito Andryi Galavin, prete della chiesa ortodossa di Sant'Andrea a Bucha. "I parenti delle vittime possono venire qui solo adesso perché prima i soldati russi non lo permettevano".
Testimone: "Donne prese dai russi come schiave" - Un testimone ha riferito all'Ansa altri particolari dell'orrore: "In questo mese di occupazione i russi hanno preso alcune donne, sui trent'anni, e le hanno portate nel loro quartier generale qui a Bucha, facendole schiave. A loro serviva che cucinassero e facessero tutto ciò che veniva loro ordinato".
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