Si riaccendono i forni del Campionato Mondiale della Pizza, la più importante manifestazione di professionisti della pizza a livello internazionale, giunta quest’anno alla 29ª edizione.
Nel polo fieristico Palaverdi del capoluogo emiliano, durante la tre giorni che anticipa le innovazioni del piatto simbolo del Made in Italy, si sfideranno centinaia di maestri pizzaioli (sono già oltre 500 gli iscritti) in rappresentanza di più di 40 Paesi.
La pizza si evolve costantemente e interpreta al meglio i cambiamenti del gusto e della ricerca culinaria in ogni angolo del Pianeta. Margherita o romana, con ingredienti ricercati o tradizionali, senza glutine o con prodotti bio, in teglia o in pala: quando si parla di pizza, le variazioni sul tema sono infinite.
Nel 2019, nelle 1.100 sfide della manifestazione si sono confrontati 775 concorrenti da 42 Paesi. Brillava per presenza l’Italia, patria della pizza, con ben 496 partecipanti. Tuttavia, molto agguerrita si è dimostrata anche la rappresentanza straniera, con pizzaioli provenienti soprattutto dall’Unione Europea (173, di cui ben 52 dalla Francia), dagli Stati Uniti (40) e dall’Asia (40). Oltre 5.000 i visitatori, per tre quarti composti da professionisti del settore (proprietari di pizzerie, pizzaioli, distributori).
In Italia, si contano oltre 67.000 aziende la cui attività principale è la pizzeria. La quota maggiore è rappresentata proprio dalle pizzerie propriamente dette: oltre 60.000, di cui più di 3.000 nate negli ultimi 24 mesi. Un mercato destinato a crescere anche a livello mondiale, secondo gli ultimi dati di Euromonitor International, raggiungendo la cifra monstre di 141,1 miliardi di dollari di vendite nel 2022, con un aumento del 6,7%, trainato dalle performance in Europa orientale (+12,7%) e in America Latina (+12,2%). Anche in un mercato già maturo come il Nord America, Euromonitor prevede una crescita complessiva delle vendite del 5,3%, a 56,5 miliardi di dollari.
Nell’edizione 2022 del Campionato Mondiale della Pizza, i pizzaioli saranno chiamati a confrontarsi in gare di cottura (come ad esempio, Pizza classica, Pizza senza glutine, Pizza napoletana STG, Pizza in teglia, Pizza in pala, Triathlon, ovvero tre sfide individuali tra le categorie precedenti). A queste si affiancano gare di abilità, quali Freestyle (una spettacolare esibizione acrobatica a ritmo di musica), Pizza più larga (l’abilità dei pizzaioli nell’allargare 500 grammi di pasta dimostrerà quanto grande può diventare una pizza), Pizzaiolo più veloce (vince chi allarga più velocemente cinque dischi di pasta).
Tra le gare più attese, anche Pizza a Due, che vede pizzaiolo e chef lavorare in combinata per firmare una pizza d’autore.
Il Trofeo Heinz Beck
Torna, infine, l’atteso Trofeo Heinz Beck - I primi piatti in pizzeria: una gara unica e innovativa, firmata dal famoso chef Tre Stelle Michelin Heinz Beck, a Parma nella veste di giurato d’eccezione. A gareggiare sono i primi piatti di qualità, artigianali ed «espressi» creati dai cuochi delle pizzerie. Non si tratta, dunque, di una semplice sfida di cucina: la velocità di realizzazione, la creatività e la professionalità sono caratteristiche indispensabili per potersi aggiudicare questo ambito premio.
«Dopo due anni difficili», ha dichiarato Massimo Puggina, organizzatore del Campionato Mondiale della Pizza, «siamo di nuovo ai blocchi di partenza, con una voglia di incontrarci e confrontarci che non è stata minimamente scalfita dalla pandemia. Dal 5 al 7 aprile, il mondo della pizza si ritrova a Parma per celebrare la regina della cucina del Belpaese. Abbiamo fatto tesoro di questo stop per rendere ancora più ricco il programma dell’evento, organizzato in totale sicurezza: a gare e premiazioni si alterneranno incontri e seminari per professionisti. Le iscrizioni sono tuttora aperte: siamo soddisfatti della risposta avuta dal settore, con oltre 500 partecipanti già confermati. Il settore della pizza ha voglia di reagire e la sua forza si esprime nello spirito di appartenenza».
campionatomondialedellapizza.it
Di Indira Fassioni