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Ungheria, seggi aperti: Orban punta al quarto mandato, ma non è scontato

La vittoria di Fidesz più in salita rispetto al passato: il premier magiaro potrebbe pagare cara la sua vicinanza al presidente russo Vladimir Putin, con una Budapest più isolata che mai nel contesto europeo

ansa

Seggi aperti in Ungheria. Gli elettori si trovano a dover scegliere se garantire un quarto mandato al premier nazionalista Viktor Orban o dare una chance a "Uniti per l'Ungheria", una coalizione di opposizione composta da sei partiti guidata da Peter Marki-Zay, 49 anni, conservatore moderato. Sarà la corsa più combattuta da quando Orban ha preso il potere nel 2010. Gli ultimi sondaggi danno al suo partito (Fidesz) un leggero vantaggio: il premier magiaro potrebbe pagare cara la sua vicinanza al presidente russo Vladimir Putin, con una Budapest più isolata che mai nel contesto europeo.

Le affinità con Mosca nel confitto con l'Ucraina, infatti, stanno portando Orban e l'Ungheria all'alienazione rispetto a quel blocco conservatore del centro-est europeo al quale aveva puntato, soprattutto grazie all'asse con Varsavia.

Dunque, l'eventuale (e probabile) vittoria di Fidesz reitererà un problema serio in Europa. Budapest è il campione della linea morbida nei confronti di Putin: non ha fornito armi all`Ucraina e impedisce alle forniture militari di passare attraverso il suo territorio. Inoltre si oppone a sanzioni alla Russia per quanto riguarda il cruciale settore del petrolio e del gas.
 

Oggi gli elettori ungheresi si recano alle urne per eleggere 199 parlamentari che andranno a sedere nel Parlamento di Budapest per un mandato di quattro anni. Di questi, 106 verranno scelti con il voto uninominale secco di collegio. I restanti 93, invece, sulla base del sistema proporzionale da una circoscrizione unica nazionale.

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