"Già in coda al Covid c'era stato un aumento dei prezzi del vetro e di altre materie che usiamo per il packaging del vino. Ora la guerra ha portato nuovi aumenti, mettendo in crisi il nostro settore e non solo". A "Mattino Cinque News" Davide Manara, enologo nonché proprietario di una storica cantina vinicola in Valpolicella (provincia di Verona), racconta le difficoltà del periodo, dovute in particolare alla guerra.
L'Ucraina, infatti, è tra i maggiori esportatori di vetro in Europa, ma, a causa del conflitto, la situazione si è bloccata. "Delle quattro vetrerie presenti sul territorio, due sono state bombardate, quindi le spedizioni sono ferme. Le tempistiche degli ordini vanno dai quattro ai sei mesi", continua Manara, che, al momento, per andare avanti con la produzione, ha dovuto optare per bottiglie di provenienza austriaca e francese, molto più costose.
vetro da austria e francia