fino al 31 dicembre 2022

Covid, per i vaccini arriva un nuovo generale: Tommaso Petroni

La nuova struttura commissariale durerà solo nove mesi, nel 2023 le competenze passeranno al ministero della Salute

© Ansa

Sessanta anni, originario di Canosa di Puglia, il maggior generale dell'Esercito Tommaso Petroni prende ufficialmente il posto del commissario straordinario per l'emergenza Covid, Francesco Figliuolo. Dal primo aprile sino al 31 dicembre 2022 sarà a capo dell'Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l'adozione di altre misure di contrasto alla pandemia. Poi le incombenze derivanti dal Covid in capo al ministero della Salute.

Precedenti incarichi - Da circa un anno Petroni è capo dell'area logistico-operativa della stessa struttura commissariale. In passato ha ricoperto vari incarichi di comando ed ha prestato servizio in missioni in Kurdistan, Somalia e Kosovo oltre che al quartier generale della Nato a Valencia. Dall'ottobre 2018 ad aprile 2021, ha svolto a Roma gli incarichi di capo reparto Trasporti e capo reparto Materiali occupandosi della gestione di tutti i trasporti nazionali ed internazionali a supporto di Enti e Reparti dell'Esercito italiano. Nominato anche cavaliere della Repubblica, ha ricevuto diverse onorificenze per le missioni di pace.

I risultati del predecessore - L'Unità subentra in tutti i rapporti attivi e passivi facenti capo al Commissario straordinario e curerà "la definizione e, ove possibile, la conclusione delle attività amministrative, contabili e giuridiche ancora in corso", attribuite alla competenza di Figliuolo che lascia l'incarico con un ottimo risultato per quanto riguarda la campagna vaccinale: sono state inoculate quasi 136 milioni di dosi. Il ciclo primario è stato concluso da 49,3 milioni di italiani (l'83,9% della popolazione complessiva). Hanno fatto la terza dose 38,7 milioni di persone (il 65,2% del totale). Nei periodi più intensi, le somministrazioni hanno anche superato le 600mila al giorno. Negli ultimi mesi c'è stato un netto calo, con uno zoccolo duro di 4,5 milioni di italiani non vaccinati.

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