Cosa sta accadendo lungo le coste del Mediterraneo, dallo Stretto di Sicilia a Porto Cesareo, nel Leccese, passando per Pozzuoli? L'allarme è stato rilanciato da WWF Sicilia Area Mediterranea. "Perdura un fenomeno di anomalo abbassamento del livello del mare di cui non abbiamo memoria - spiega a Tgcom24 Domenico Macaluso, direttore Scientifico della sezione siciliana dell'organizzazione internazionale ambientalista. - Nell'Agrigentino e, in particolare, a Sciacca abbiamo raggiunto i meno 41 centimetri sotto il livello del mare, a Porto Empedocle siamo a meno 35. Affiorano scogli e anche isolotti da secoli scomparsi, come quello di San Giorgio. E muore l'ecosistema marino". "Al momento non conosciamo la causa di ciò, stiamo monitorando tutto il Mediterraneo, ma alla lunga gli effetti dannosi aumenteranno", aggiunge.
"Dopo l'Agrigentino, dove nel mare di Sciacca, in località San Giorgio, un ampio tratto di scogliera antistante la battigia è emerso per circa 50 centimetri, mettendo in secca rocce coperte da alghe e, soprattutto, scogli tappezzati da Posidonia oceanica, seccatasi in seguito all'esposizione al sole, - aggiunge Macaluso, - abbiamo saputo che questo anomalo abbassamento del livello del mare, non apparentemente legato a fenomeni meteorologici, come le basse maree e l'alta pressione, ha investito anche il Trapanese, con Mazara del Vallo, Eraclea Minoa, Licata e il Ragusano, la Sicilia del Nord, Milazzo, fino ad arrivare alle coste campane e a quelle salentine".
"Un altro singolare effetto di questo abbassamento del livello del mare, - sottolinea Macaluso, riferendosi a Sciacca, - è l'affioramento dell’isolotto di San Giorgio, riportato in alcune carte del seicento e del '700 sommerso in seguito all’innalzamento del livello del mare, tant'è che non risulta mai emerso nel corso del 1900: le riprese con un drone da noi effettuate, mostrano scogli affioranti per decine di centimetri, sui quali stazionano dei gabbiani".
"Escluso anche il fenomeno del cosiddetto marrobbio, - continua Macaluso, - piccolo tsunami, cioè, con danni a ormeggi, legato a venti prevalenti e pressione atmosferica, in quanto l'abbassamento del livello del mare è costante e non limitato ma si protrae da diversi giorni. Inoltre, molti animali marini, ricci di mare, oloturie, granchi anemoni e gamberi, sono stati sorpresi da questo improvviso fenomeno, rimanendo uccisi dal ritiro del mare oppure rimanendo intrappolati in sacche di acqua destinata ad evaporare: questa moria non avverrebbe durante i normali flussi di marea. A livello pratico, problemi anche per le barche da diporto che non possono ormeggiare".
"Per monitorare la situazione, anche con l'aiuto dei satelliti, - conclude Macaluso, - abbiamo coinvolto la Guardia Costiera di Sciacca e Porto Empedocle, l'Istituto Idrografico Militare, L'Ispra, l'Ingv e la Stazione Zoologica Anton Dohrn".
Ti potrebbe interessare anche: