Un "no" secco all'accoglienza dei profughi dell'Ucraina all'interno degli alloggi comunali: è la risposta fornita dalla giunta di centrodestra di Tarcento, Comune di quasi novemila abitanti in provincia di Udine. La maggioranza ha infatti respinto due mozioni presentate dall'opposizione, la quale ha parlato di "vergogna senza precedenti": "In Friuli ci fu il terremoto, è vergognoso non aiutare gli ucraini". La giunta, da parte sua, ha affermato che il centrosinistra "sta solo cercando di mettere in cattiva luce l'operato della nostra amministrazione".
"Appartamenti che vanno venduti piuttosto che dati ai profughi" - Come riporta La Stampa, le mozioni chiedevano di mettere tre appartamenti di proprietà comunale a disposizione delle persone in fuga dalla guerra. Riccardo Prisciano, unico eletto della lista che a ottobre ha sostenuto la sua candidatura a sindaco, sostiene che la maggioranza abbia chiuso la porta ai profughi senza se e senza ma: "Hanno detto che se dei privati o delle associazioni del terzo settore vogliono accogliere i rifugiati ucraini possono farlo, ma a loro spese. Gli appartamenti comunali sfitti andranno venduti, piuttosto che essere destinati ai profughi.
"Eventuale accoglienza nello stanzone di una camerata" - Sempre secondo Prisciano, la maggioranza avrebbe già pronto un "piano" qualora il Comune fosse obbligato dalla Prefettura ad accogliere gli ucraini. A disposizione verrebbe messa una camerata della Protezione civile nella zona industriale di Tarcento. "Proporre di ammassare in uno stanzone madri con bambini che scappano dalla guerra e tenerli lontani dalla città è ciò che di più brutto potevamo sentire", afferma ancora Prisciano.
Friuli sulla rotta dei profughi - La questione dei tre appartamenti, nel suo piccolo, ha provocato vibranti polemiche nel piccolo centro friulano. Come ricorda La Stampa, Tarcento è medaglia d'oro al valore civile per come ha affrontato gli eventi sismici del 1976, è a 70 chilometri dal valico di Tarvisio, da cui transita gran parte degli ucraini che stanno entrando in Italia, e si trova nella Regione più esposta sul fronte dell'emergenza umanitaria. E infatti l'ondata dei profughi si è infranta con forza contro il piccolo Friuli, dove dal 24 febbraio si sono stabilite più di mille persone, raddoppiando i numeri della comunità ucraina. La Regione sta cercando nuovi posti letto provvisori negli hotel, ma Federalberghi ha già espresso le sue perplessità.