Durante la pandemia, specie nei lunghi mesi di lockdown, per molte persone tenersi in forma e non rinunciare al proprio allenamento in palestra si è rivelato assai complicato. A trarre in salvo tanti appassionati di sport sono stati proprio i videogiochi, grazie a una vasta gamma di "simulatori sportivi" e periferiche. Questo fenomeno, denominato exergaming (o "videogioco attivo"), può essere l'attività perfetta per aiutare le persone a muoversi di più, secondo una nuova ricerca dell'Università della Georgia.
Gli esperti sostengono che quasi tutti possono trovare un "exergame" che corrisponda ai loro interessi. Da Dance Dance Revolution a Ring Fit Adventure, passando per Beat Saber, esistono numerose opzioni di "gioco attivo" da provare sia su PC che su console: la ricerca ha dimostrato come l'exergaming porti a ottenere benefici fisici, in particolare quando prende il posto dei tradizionali videogiochi sedentari.
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Lo studio ha mostrato che gli exergamer hanno provato alti livelli di soddisfazione e un senso di autonomia grazie al loro regime di esercizio virtuale. "Quando un individuo si sente autonomo, è più probabile che faccia esercizio traendone beneficio", ha detto Sami Yli-Piipari, co-autore dello studio e professore associato presso il Mary Frances Early College of Education dell'Università della Georgia. "Si sentono padroni di ciò che stanno facendo, [sanno] che lo stanno facendo per se stessi, ed è più probabile che continuino ad allenarsi".
Lo studio ha coinvolto 55 persone, la cui attività fisica quotidiana era inferiore ai 150 minuti raccomandati a settimana. Ai partecipanti sono stati assegnati in modo casuale dei giochi sportivi e di fitness o sono stati invitati a partecipare a lezioni di aerobica tradizionale tre volte a settimana per un totale di sei settimane. Il gruppo assegnato ai videogiochi attivi ha potuto scegliere tra una varietà di giochi, tra cui spiccano Just Dance, Kinect Sports e Zumba Fitness World Party.
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Lo studio ha misurato l'attività fisica e lo sforzo durante le sessioni di esercizio con accelerometri, monitor di frequenza cardiaca e una scala che misura quanto duramente i partecipanti si siano impegnati. I ricercatori hanno anche usato una varietà di indicatori per valutare il piacere percepito dai partecipanti durante gli allenamenti nonché la loro motivazione.
È emerso che gli individui assegnati alle classi tradizionali si sono allenati più duramente delle loro controparti nel gruppo di exergaming. È stato dimostrato che il sostegno tra compagni di squadra in questi tipi di ambienti incoraggia le persone a dare il massimo e le rende responsabili nel presentarsi costantemente alle lezioni. "Questo ha senso perché probabilmente ci si spinge oltre i propri limiti se qualcuno ci guarda le spalle piuttosto che giocare da soli", ha detto Yli-Piipari.
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Lo studio ha tuttavia rivelato che gli exergamer si sono divertiti maggiormente, rispetto a chi pratica discipline tradizionali. Insieme a un maggior senso di controllo sulla propria routine di esercizio, questo aspetto rende più probabile che continuino a farlo e siano più aperti ad altri tipi di attività fisica in futuro. "Vedo l'exergaming e l'esercizio potenziato dalla tecnologia come un trampolino di lancio", afferma Yli-Piipari. "È il primo passo nella giusta direzione, soprattutto per le persone che non si sentono coinvolte in nessun tipo di attività motoria".
I videogiochi attivi e i loro effetti positivi sulla salute non valgono solo per gli adulti. I videogiochi di fitness sono anche un modo semplice per i genitori per spingere i propri figli a incrementare l'attività fisica, hanno detto i ricercatori. "Quando comprate i giochi per i vostri figli o per voi stessi, cercate di comprare giochi che vi tengano in movimento", sostiene Yli-Piipari. "Se cercate di forzare i vostri figli a essere attivi, potrebbero farlo perché glielo dite voi. Ma la probabilità che continuino a essere attivi quando girate loro le spalle è molto bassa".
Per i bambini e molti adulti, giocare a un videogioco non sembra dunque un noioso esercizio fisico. "A volte dimentichiamo quanto sia davvero difficile per le persone inattive fare il primo passo", ha detto Yli-Piipari. "Questi giochi possono davvero essere in grado di aiutare le persone ad affrontare un simile problema".