I finanziamenti pubblici sono "una condizione necessaria ma non sufficiente per il rilancio del Sud". A sostenerlo è il premier, Mario Draghi, il quale durante la presentazione del patto per Napoli sottolinea che il Pnrr "richiede a tutti noi un salto di qualità nella gestione della spesa. Il piano va completato entro il 2026, non possiamo lasciare che questi soldi vadano perduti o sprecati come purtroppo è accaduto in passato con altri fondi europei".
Il premier e il sindaco Gaetano Manfredi hanno siglato il "Patto per Napoli", un accordo tra il governo e il Comune grazie al quale, in base a quanto stabilito nell'ultima Finanziaria lo Stato verserà nelle casse comunale circa 1 miliardo e 300 milioni di euro spalmati in 20 anni.
"C'è questione meridionale, colmare divari" "L'obiettivo del piano - ha detot ancora Draghi - è colmare i divari territoriali, ormai insopportabili. Il reddito pro capite del Mezzogiorno è infatti poco più della metà di quello del Centro-Nord e il tasso di disoccupazione è più del doppio. Dobbiamo ammettere l'esistenza di una 'questione meridionale', ma dobbiamo allo stesso tempo evitare che si riduca a sterili rivendicazioni. Dobbiamo affrontarla con urgenza, determinazione, unità. Perché l'Italia tutta ha bisogno che Napoli e il Mezzogiorno siano un motore del Paese".
"Superare ostacoli che hanno frenato il Sud" Come precisato dal premier, "il Piano nazionale di ripresa e resilienza destina circa il 40%, almeno al 40% delle sue risorse al Sud. Il reddito pro capite del Mezzogiorno è infatti poco più della metà di quello del Centro-Nord e il tasso di disoccupazione è più del doppio. Per far ripartire il processo di convergenza, fermo da quasi 50 anni, dobbiamo superare quegli ostacoli - finanziari, istituzionali, culturali - che hanno frenato Napoli e il Sud in questi decenni".
"Il Pnrr migliora la connettività di Napoli e di tutto il Sud. Destiniamo 241 milioni di euro al Porto, di cui 150 milioni al prolungamento e al rafforzamento della diga Duca d'Aosta. Completiamo le tratte ferroviarie ad alta velocità Napoli-Bari e Salerno-Reggio Calabria. Riduciamo di 80 minuti il tempo di percorrenza tra Salerno e Reggio Calabria e di un'ora e mezza la tratta da Napoli a Bari. Impieghiamo 136 milioni nella zona economica speciale della Campania per migliorare l'efficienza di porti e aree industriali", ha proseguito.
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