Covid, il "congedo" del generale Figliuolo: dal 1° aprile la nuova struttura | Ecco il calendario per il ritorno alla normalità
Il Super Green Pass verso l'addio. Anche al ristorante basterà il certificato semplice. Smart working fino a giugno e anche le Regioni non avranno più i "colori"
Mancano pochi giorni e il generale Francesco Figliuolo darà addio alla struttura commissariale anti-Covid. Per lui missione compiuta e dal 31 marzo, con la fine dello stato di emergenza, potrà tornare a dedicarsi a tempo pieno a guidare il Comando operativo di vertice interforze (Covi), l'organismo che coordina, pianifica e dirige le operazioni dei quasi diecimila militari italiani impegnati in missioni all'estero. A prendere le redini della struttura commissariale sarà l'Unità per il completamento della campagna vaccinale.
Una nuova struttura ma più leggera - "Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l'adozione di altre misure di contrasto alla pandemia", questo il nome della stuttura che andrà a sostituire quella commissariale e che opererà fino al 31 dicembre 2022 con le stesse funzioni. Dall'1 gennaio 2023 il ministero della Salute subentrerà poi all'Unità. Il passaggio di consegne è indicato all'articolo 2 del decreto varato giovedì. Il direttore dell'Unità - che "agisce con i poteri attribuiti al Commissario straordinario" - sarà nominato con un decreto del presidente del Consiglio. Ci sarà inoltre un vicario, un dirigente di prima fascia del ministero della Salute.
I numeri del generale Figliuolo - La campagna vaccinale - che Figliuolo ha guidato a partire dall'1 marzo del 2021, succedendo a Domenico Arcuri - ha somministrato finora 135 milioni di dosi di vaccini anti-Covid. Il ciclo primario è stato concluso da 49,7 milioni di italiani (l'83,9% della popolazione complessiva). Hanno fatto la terza dose 38,6 milioni di persone (il 65,2% del totale). Nei periodi più caldi le somministrazioni hanno anche superato le 600mila al giorno. Negli ultimi mesi c'è stato un netto calo.
La road map per il ritorno alla normalità - Nel frattempo è arrivato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto varato il 17 marzo dal Cdm con le norme per fare tornare l'Italia alla normalità post Covid attraverso una serie di misure previste dalla road map tracciata dal governo, con diverse tappe fino alla fine del 2022. Tante conferme ma anche una novità: dal primo aprile si potrà andare al ristorante al chiuso con il solo Green pass base.
Ecco tutti gli step che accompagneranno gli italiani fuori dai provvedimenti anti-Covid:
1 APRILE - L'Italia non sarà più in stato di emergenza Covid e di conseguenza decadono il Comitato tecnico scientifico e la struttura del Commissario straordinario. Anche il sistema dei colori viene definitivamente abrogato, ma il monitoraggio proseguirà. Terminato invece già dal 25 marzo (giorno di entrata in vigore del decreto) l'obbligo di Super Green pass sui luoghi di lavoro per gli over 50 (la sospensione di coloro che ne saranno sprovvisti non avverrà più, ma resta la multa in caso di mancato rispetto dell'obbligo vaccinale): a chi ha superato questa soglia d'età sui luoghi di lavoro è richiesto solo il pass base.
Stop al certificato verde sui bus ed in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale, dove proseguirà l'obbligo di indossare le mascherine fino al 30 aprile. Non sarà più necessario avere almeno il Green pass base per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio. Anche nei ristoranti all'aperto non sarà più prevista l'esibizione di alcun certificato. Per la ristorazione al chiuso "al banco o al tavolo" servirà il pass base. Dal primo aprile decade, inoltre, il limite alle capienze nelle strutture e dunque anche negli stadi - dove per accedere sarà richiesto il lasciapassare base - sarà possibile occupare il 100% dei posti.
Stop anche alle quarantene da contatto con un caso positivo al Covid, anche per i non vaccinati: dovrà restare in autoisolamento solo chi ha contratto il virus mentre chiunque abbia avuto un contatto dovrà applicare il regime dell'autosorveglianza, indossando la mascherina Ffp2. Non ci sarà più quindi distinzione tra vaccinati e non vaccinati come ora.
1 MAGGIO - Termina l'obbligo del Green pass quasi ovunque. Fino al 30 aprile per alcune attività come mense, concorsi pubblici e colloqui in carcere, oltre ai trasporti a lunga percorrenza, sarà infatti ancora obbligatorio in versione base. Quello rafforzato resterà in vigore fino al 30 aprile per centri benessere, sale gioco, discoteche, congressi ed eventi sportivi al chiuso. Sempre dal primo maggio via l'obbligo delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso.
15 GIUGNO - Decadono tutti gli obblighi vaccinali come per il personale scolastico, militari, agenti di polizia e soccorso pubblico, polizia locale, dipendenti dell'amministrazione penitenziaria e in generale lavoratori all'interno degli istituti penitenziari per adulti e minori, personale dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Resterà in vigore oltre questa data soltanto l'obbligo del vaccino per il personale sanitario e Rsa.
30 GIUGNO - Terminano le modalità di smart working nell'ambito privato così come sono al momento concepite. In particolare, fino alla fine del mese ci sarà la possibilità di ricorrere al cosiddetto "lavoro agile" nel settore privato senza l'accordo individuale tra datore e lavoratore. Viene prorogato anche lo svolgimento del lavoro agile per i lavoratori fragili.
31 DICEMBRE - L'obbligo vaccinale resta in vigore fino a fine anno per il personale sanitario e Rsa. Le visite da parte di familiari e visitatori alle persone ricoverate all'interno di ospedali e residenze socio assistenziali saranno consentite solo con il Super Green Pass fino al 31 dicembre.