A supportare la comunicazione del presidente ucraino Zelensky sarebbe un team di circa venti persone. A parlarne a "Quarto Grado" è il portavoce Sergey Nikiforov, che alla domanda di Gianluigi Nuzzi sul perché dei continui paragoni con gli altri Paesi risponde: "Anche se siamo distanti duemila o tremila chilometri, è importante far sapere alle persone come si sentono gli ucraini che vivono in una condizione di guerra. Questo confronto tra Mariupol e Genova è molto ovvio. Hanno la stessa estensione e sono entrambe città portuali importanti nei loro rispettivi Paesi".
"E' un modo per aiutare le persone, che sono molto lontane dall'Ucraina, a capire cosa significa vivere sotto le bombe. Cosa significa essere attaccati dalla Russia", continua Sergey Nikiforov, che studia e prepara la comunicazione del presidente Zelensky. "Il miglior post che potremmo fare domani mattina è formato da quattro parole e dice: la guerra è finita. È questo quello che gli ucraini stanno aspettando. Vogliono sapere che l'Ucraina ha vinto".